6 Novembre 2019 - 12:58

Sciopero dei benzinai contro il governo e la manovra

sciopero benzinai

Sciopero dei benzinai dalle 6 di mercoledì alle 6 di venerdì: al centro della protesta gli adempimenti burocratici e i pagamenti digitalizzati. Assicurati i servizi minimi

Lo sciopero dei benzinai è cominciato alle 6 di oggi, mercoledì 6 novembre, e durerà per due giorni, fino alle 6 di venerdì 8 novembre, i quali resteranno chiusi su strade e autostrade per protestare.

Contro la politica fiscale del governo e contro la negazione dei diritti ad una categoria allo stremo. Lo sciopero è attuato su tutto il territorio nazionale ed è stato promosso dalle organizzazioni di categoria Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio”. Così spiega Confeserscenti le ragioni dello sciopero.

Nel merito, la Confesercenti ha dichiarato:La protesta è nei confronti del governo, che sta gravando, con adempimenti inutili e cervellotici, su l’intera categoria con provvedimenti che vanno: dalla fatturazione elettronica, ai registratori di cassa telematici; dalla rimodulazione dell’indice sintetico di affidabilità fiscale (Isa) irraggiungibile per i gestori, all’introduzione di documenti di trasporto (Das) e modalità di registrazione giornaliera in formato elettronico; dall’invio dei corrispettivi giornalieri in formato elettronico fino al gravame fiscale e contributivo per i gestori che non ricevono, in tempo, da fornitori e agenzia delle entrate i documenti necessari per la loro contabilità”

“Il governo inoltre,  si accinge a varare una miriade di provvedimenti senza aver valutato l’impatto sulla categoria che ha comunque dato la sua disponibilità a lavorare su provvedimenti oggettivi, assunti nell’interesse della collettività e però non contro i gestori.”

Dalle federazioni di categoria fanno sapere che saranno assicurati i servizi minimi di garanzia. Alla protesta hanno risposto i deputati del M5S della commissione Attività produttive. La soluzione proposta passa dalla adozione di strumenti tecnologici, come la blockchain.

Un intervento, a prima firma De Toma, che unisce tutto il M5s e  che impegna il governo ad applicare processi innovativi nel controllo e tracciamento del carburante in tutte le fasi della filiera e per contrastare l’illegalità dilagante nel settore.