20 Dicembre 2020 - 17:42

Serie C, Casertana falcidiata dal Covid: in campo con 9 calciatori

Primavera, Casertana

Situazione grottesca in casa Casertana: 15 positivi al Covid-19 ma la partita si gioca. La squadra campana scenderà in campo con 9 calciatori

Avella, Origlia, Castaldo, Fedato, Ciriello, Santoro, Petruccelli, Matese, Polito: questa la formazione che la Casertana schiera in campo nel match contro la Viterbese per la sedicesima giornata del girone C di Serie C.

Vi direte: ma sono solo 9 uomini? Ebbene sì. La squadra campana allenata da Federico Guidi è falcidiata di casi Covid-19 e non ha potuto chiedere il rinvio della gara in quanto ha già usufruito del jolly a disposizione mercoledì scorso contro il Bisceglie. Una situazione grottesca che porta il club rossoblù a presentarsi in campo con soli 9 uomini con la Lega che ha negato la richiesta di rinvio per mancanza del numero minimo di calciatori a disposizione.

Di seguito la dura nota della Casertana: Sono stati giorni difficili, carichi di paura e preoccupazione per tutti i tesserati della Casertana FC nonché per le proprie famiglie. Un gruppo di lavoro falcidiato e decimato da un virus pericoloso e subdolo. Ben 15 positivi al Covid-19. Al cospetto di una situazione di questo tipo, le dinamiche di competizione ed agonismo dovrebbero lasciare spazio ad un’inevitabile presa di coscienza. Ed, invece, a poche ore dal calcio d’inizio del match valevole per la sedicesima giornata del campionato di Serie C, la Casertana FC è costretta a prendere atto del diniego della US Viterbese 1908 rispetto a quello che logica vorrebbe fosse un inevitabile rinvio della partita e che per la stessa Lega Pro non è ritenuto necessario.

Poi la nota continua: “Ci saremmo augurati un rispetto maggiore per i veri protagonisti di questo sport, coloro che vanno in campo ogni giorno e che danno da vivere alle proprie famiglie grazie a quello che è un vero lavoro. In un momento storico in cui si invitano, anzi si obbligano, i cittadini italiani a restare a casa, una squadra di calcio, falcidiata da un nemico invisibile, si vede costretta a scendere in campo a tutti i costi. Un segnale imbarazzante all’intera comunità. Alla luce di ciò la salute pubblica non diventa più priorità, ma passa in secondo piano rispetto ad altri interessi. Chiediamo scusa ai nostri tifosi, vittime impotenti come Noi al cospetto di una decisione che dire assurda è poco“.