Smart working: verso una proroga per alcune categorie
Verso una proroga dello Smart working per lavoratori fragili e figli under 14. Nel decreto Milleproroghe dopo confronto con Ministro PA
Lo Smart working, l’espediente che ha permesso di salvare il mondo del lavoro durante i mesi più difficili della pandemia, verrà prorogato oltre il 31 dicembre per alcune categorie quali lavoratori fragili e lavoratori con figli under 14. Per tali lavoratori il diritto allo smart working è in scadenza e per questo motivo i sindacati ne hanno già disciplinato la gestione con le aziende, destinandone a tale modalità di lavoro 2,3 giorni a settimana.
La misura per la proroga oltre il 31 dicembre 2022 è al vaglio del Governo, che ha intenzione di inserire la misura nel decreto Mille proroghe dopo un confronto con il Ministro della PA.
Il provvedimento andrà ad impattare tutti i dipendenti, sia del lavoro privato che pubblico, che hanno la possibilità di svolgere il lavoro in smart in maniera compatibile con la tipologia delle mansioni svolte.
Ad oggi sono circa 3 milioni e 570 mila gli smart workers, cifra che si riduce notevolmente risalendo al periodo pre-pandemia (poco più di 500 mila), mentre nel pieno del lockdown la cifra raggiunge i 6,5 milioni di lavoratori da remoto.
Un guadagno significativo nello smart working è registrato dalle piccole imprese, dove i datori di lavoro testimoniano un’incremento della produttività nella modalità agile ed un risparmio nella gestione degli spazi fisici per lo svolgimento del lavoro stesso.
Se da un lato i datori di lavoro riferiscono di un aumento del benessere organizzativo e dell’equilibrio vita-lavoro, da un altro ammettono il “fattore isolamento” che influenza negativamente i rapporti tra colleghi e responsabili, con il bisogno quindi di ridisegnare una nuova leadership.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO