27 Marzo 2021 - 17:13

Sondaggi: Draghi si allontana dal podio, Conte il favorito

sondaggi politici

A poco da due mesi dall’insediamento di Draghi, gli italiani perdono fiducia nel premier. Bene Conte e Letta che superano Meloni e Salvini

I sondaggi, quelli che a cui alcuni leader si attaccano quando il vento tira nel giusto verso ma al contempo tanto detestati e delle volte poco affidabili. Eppure ci piacciono. Quei numeretti, che mensilmente ci vengono offerti dalle agenzie, permettono di poterci affidare a qualcosa di concreto. Il caos della vita, soprattutto di quella politica, viene messo in ordine da percentuali e numeri che ci guidano per comprendere i fenomeni. E allora, quali sono i numeri dei nostri politici nel secondo Marzo nel pieno di una pandemia?

I sondaggi ci dicono che Draghi si sta allontanando dagli italiani. Quell’alone di euforia di avere l’economista alla guida del nostro paese ha lasciato spazio a l’indifferenza di un anno in cui i giorni si somigliano un po’ tutti. A cosa sarà dovuto? All’imperversare della pandemia che ancora non libera il nostro paese? Alla mancata vicinanza ad un paese che soffre nascondendosi dietro ad un si comunica solo quando si ha qualcosa da dire?

E dunque rispetto ai numeri di un mese fa – ovvero poco dopo il suo insediamento – il gradimento cala di 6 punti per il governo (da 62 a 56) e addirittura 7 punti per il premier (da 69 a 62). Un calo che secondo Ipsos risulta più accentuato nelle aree geografiche dove il consenso per l’ex presidente della Bce era più alto: il Nord Est e il Centro Nord. Numeri, solo numeri. Ma intanto da quei numeri si potrebbero decidere le sorti del governo italiano.

I numeri dei leader

Di contro c’è un altro uomo premiato dai sondaggi di questo mese. L’uomo che non esce dalla testa degli italiani: Giuseppe Conte. Nonostante tra febbraio e marzo abbia perso consenso, corrispondente alla sua decisone di guidare i 5 stelle, perde quattro punti e passa da un gradimento del 61% a uno del 57.

Perde un punto anche il secondo classificato, che è il ministro della Salute Roberto Speranza a quota 39. Terza Giorgia Meloni con un indice del 37%, mentre la quarta piazza registra una new entry: il neo segretario del Pd, Enrico Letta, che piace al 33% degli intervistati. Un punto in più rispetto a Matteo Salvini. Seguono Silvio Berlusconi (29), Carlo Calenda e Giovanni Toti a 27. E Matteo Renzi? È sempre più ultimo, all’11% di gradimento, superato da Maurizio Lupi (18), Vito Crimi (20), Angelo Bonelli (19) e Nicola Fratoianni (25).

I numeri dei partiti nei sondaggi

La Lega si conferma ancora il primo partito d’Italia che, nonostante abbia perso qualche punto, si assesta sempre al 22,5%. Il Pd beneficia della nuova guida Letta, guadagna quasi un punto e mezzo (1,3) e vede il Carroccio a due lunghezze di distanza: si attesta infatti al 20,3%. L’effetto Conte premia invece i 5 stelle, capaci di guadagnare più di due punti e mezzo (2,6) nell’ultima mese, e prendersi la terza piazza col 18%. Bastano per scavalcare FdI, ferma al 17,2. Stabile pure Forza Italia con il 7,6%. Tra i partiti piccoli Azione di Calenda (2,7%) torna a sorpassare Italia viva d Renzi (2,2%). Entrambi sarebbero sotto Leu, che però si è diviso tra Sinistra italiana (2%) e Articolo 1 (1,2%). Dopo l’uscita di Emma Bonino + Europa flette sotto i due punti 1,5%, superata per un decimale da Europa verde.

Gli apatici dei sondaggi

Ma c’è un altro dato che ci restituiscono i sondaggi. Una parte degli italiani si è astenuta dal esprimere la propria opinione. Ovviamente questi dati devono essere presi con le pinze. Molti non amano esprimere le proprie opinioni politiche in un’intervista telefonica o non hanno tempo o non credono nei sondaggi. Insomma, i fattori sono tanti. Ma gli apatici superano i quaranta punti e dunque potrebbero rappresentare gli indecisi che determinano l’esito di un’elezione.