Spread, dopo la lettera all’UE l’Italia arriva al picco massimo
Dopo la lettera italiana all’UE, la situazione economica diventa davvero critica. Lo spread BTP-Bund arriva al picco massimo, ovvero a 292 punti
Ancora più giù, sempre più in basso. L’economia italiana sprofonda e la situazione diventa sempre più critica, arrivando a livelli inimmaginabili. L’effetto della lettera di risposta dell’Italia all’UE sui conti pubblici ha sortito effetti a dir poco disastrosi. Lo spread BTP-Bund, infatti, in avvio di scambio dei mercati, ha avuto un rialzo incredibile, arrivando al picco massimo di 292 punti. A metà mattinata, poi, il differenziale tra i titoli decennali di Italia e Germania si è leggermente ridotto, per scivolare a 286 punti, con un rendimento del decennale italiano al 2,65%.
Il tasso dello spread sui bund, titoli decennali tedeschi, ha appena aggiornato il minimo storico toccato venerdì, a -0,216%. A dimostrazione della situazione davvero critica, vi è anche la situazione riguardante la Borsa di Milano. Infatti, il polo centrale economico italiano ha aperto in rosso la settimana. Il FTSE/MIB, dopo 5 sedute consecutive in rosso, segna un calo dell’1% circa a quota 19.600 punti, sui minimi da quasi 4 mesi.
Nel complessivo, rimangono alte le tensioni sul differenziale, in attesa della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte per fare il bilancio del primo anno di Governo. Le aziende e il settore bancario, inoltre, stanno pian piano sprofondando in un abisso. Unicredit e Banco BPM perdono l’1,6%, Intesa Sanpaolo invece riesce a far registrare un -1,25%. Negli ultimi tre mesi, le banche italiane hanno bruciato ufficialmente 11 miliardi di € di capitalizzazione, se si considerano i tre maggiori istituti.
Anche FCA apre in negativo, facendo registrare un -1,67%.
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