9 Gennaio 2019 - 12:56

Stefano Sensi, il centrocampista che ha stregato Leonardo e Mancini

stefano sensi

Il rendimento del centrocampista del Sassuolo, Stefano Sensi, non è passato inosservato; il giocatore è desiderio del Milan (e futuro pilastro della Nazionale?)

Stefano Sensi, classe ’95 di Urbino, ha stupito tutti in questa prima parte di stagione. Il suo rendimento in campo con la maglia del Sassuolo gli è valso la prima convocazione in Nazionale e gli interessi delle big italiane.

Su tutti c’è il Milan, che si è mosso in anticipo e sta provando a stringere i tempi per portarlo alla corte di Gattuso già a gennaio. Però i neroverdi stanno provando a fare resistenza e sbarrare la strada ai rossoneri (seppur Squinzi sia un tifoso dichiarato del Milan).

Ma, ovviamente, gli interessi economici vengono prima di tutto, rispetto alle fedi calcistiche ed il Sassuolo non è intenzionato a privarsi di Sensi soltanto in prestito con diritto di riscatto (come pensa di fare Leonardo) ma vorrebbe provare a fare cassa con l’ex-Cesena.

E la valutazione? Nello scorso agosto si parlava già di almeno 18 milioni per acquisire le prestazioni di questo ragazzo ma, viste le prime 19 giornate di campionato (e volendoci sbilanciare in tempi di costi pazzi), il prezzo si è quasi raddoppiato, sfondando anche i 30 milioni di euro.

I rossoneri comunque proveranno a tutti i costi a portarsi a Milanello quello che viene identificato come uno dei centrocampisti del futuro italiano e della Nazionale.

Chi è Stefano Sensi?

Stefano Sensi cresce nelle giovanili del Cesena ed esplode in Serie B con i romagnoli (oggi falliti e ripartiti dalla D) quando accanto a lui c’era un certo Franck Kessié, passato nel 2015 all’Atalanta e successivamente proprio al Milan, sua squadra attuale.

Il Sassuolo si fa vivo nel 2016 e lo porta al Mapei Stadium per 3,5 milioni con la possibilità di continuare il suo percorso a Cesena. Una volta terminata la stagione, entra ufficialmente alla corte di Eusebio Di Francesco e, oltre all’esordio in campionato, c’è la prima apparizione anche in Europa League.

Nel 2016-17 segna 2 reti in 16 partite, mentre la stagione successiva (prima con Bucchi, poi con Iachini) mette a segno altrettante reti ma con una presenza in più. Invece, quest’anno, con De Zerbi in panchina, il centrocampista è diventato uno dei perni: 12 partite e un gol, segnato contro la Fiorentina il 9 dicembre scorso (finita 3-3).

Ma quello che ha stregato tutti è il rendimento in campo: prestazioni sempre positive, seppur con qualche turnover di troppo (ma questa è l’idea di squadra che ha Roberto De Zerbi) che comunque ha stregato Roberto Mancini, il quale gli ha dato una chance nel corso dell’amichevole contro gli Stati Uniti del novembre scorso. Risultato? Elogi e soltanto elogi.

E proprio il Mancio era uno degli interessati ad avere Sensi nella sua squadra: stagione 2015, ultima del tecnico di Jesi con l’Inter. Una visione celestiale in un giorno da osservatore al Cesena. Poi l’addio da tecnico dell’Inter e dopo 3 anni la possibilità di averlo da vicino a livello Nazionale, con Mancini commissario tecnico e Sensi nel ruolo di un futuro vice-Verratti. Sognare si può ed il Mancio lo sta già facendo.

Un calciatore che dunque sembra predestinato ad un futuro in una big ed il Milan dovrà muoversi per chiudere al più presto l’acquisto di Sensi, prima che gli altri club italiani bussino alla porta del Sassuolo..