17 Novembre 2021 - 14:09

“Strappare Lungo i Bordi”: la recensione

Strappare Lungo i Bordi

“Strappare Lungo i Bordi” è disponibile su Netflix da questa mattina. Il prodotto, tratto dai fumetti di Zerocalcare, si candida di diritto come una delle migliori serie tv in catalogo.

Trama

La trama della serie verte, come gran parte degli scritti dell’autore, sui drammi adolescenziali più o meno comuni vissuti da un gruppo di amici: Zero, Sarah e Secco. Nel corso della sua vita il protagonista vede pian piano realizzare tutti (o quasi) i progetti di vita dei suoi coetanei, restando di fatto ancorato ad una condizione di comfort che lo fossilizza nell’immobilità assoluta per paura di fallire. A questo si aggiunge il rapporto frastagliato tra Zero e Alice, una ragazza conosciuta ad una festa, fino al finale della serie che lascia spiazzato lo spettatore.

L’inarrivabile bravura di Zerocalcare

Sul piano della sceneggiatura, Zerocalcare ha da sempre abituato i fan a prodotto unici che spaziano da alti picchi di comicità a profondissimi baratri di tristezza. In “Strappare Lungo i Borodi” ci si ritrova tutto ciò. La differenza sta nel fatto che tutti i personaggi della serie sono doppiati da una sola persona: l’autore. (Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech).

Musiche

Tra i punti forti(ssimi) della serie meritano sicuramente una menzione speciale le musiche. La colonna sonora, prodotta da Giancane, riesce a toccare delle corde emotive difficilmente raggiungibili. Partendo dalla sigla fino a giungere ad alcuni momenti topici della narrazione, le melodie malinconiche e punk del compositore risultano sempre azzeccate e mai ripetitive. Il tutto condito con altri brani di rilevanza internazionale (uno su tutti “Fix You” dei Coldplay).

“Strappare Lungo i Bordi” e l’importanza del proprio percorso

“Strappare Lungo i Bordi” è una serie di rinascita. Il vero motore centrale del racconto è il fuoco che spinge (o dovrebbe spingere) chiunque a staccarsi una volta per tutte dalla condizione catartica di immobilità per ritagliarsi (o per strappare) il proprio posto nel mondo. Perché non è importante arrivare per primi, l’importante è non stare mai fermi.

Conclusioni

Il prodotto è semplicemente geniale. La narrazione fresca dell’autore di fumetti riesce a traslare alla perfezione nelle forme di un media del tutto diverso. Allo spettatore non resta che guardare al futuro e sorridere.