11 Febbraio 2022 - 12:51

Suicidio assistito: deciso il farmaco per il 43enne tetraplegico

Deciso il farmaco per il suicidio assistito che andrà somministrato a Mario, il 43enne tetraplegico dall'agosto 2020 a causa di un incidente stradale

suicidio assistito

È stato deciso da una commissione multidsiciplinare di esperti il farmaco per il suicidio assistito medicalmente chiesto da Mario, il 43enne marchigiano tetraplegico a seguito di un incidente stradale. È da oltre un anno che l’uomo sta tentando di far valere il proprio diritto di accedere al suicidio medicalmente assistito in Italia.

Il farmaco corretto, secondo l’azienda sanitaria delle Marche, è il Tiopentone Sodico: è una droga ad azione depressiva del sistema nervoso centrale che viene usata nelle anestesie e appartiene alla classe dei barbieturici.

Mario, dopo aver ricevuto il via libera dal Comitato Etico sulla sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla sentenza della Consulta, aveva anche denunciato lo stesso Comitato e l’Asur Marche per il reato di tortura, oltre che per il reato di omissione di atti di ufficio e tutti gli ulteriori reati collegati che potessero configurarsi, a causa dei continui ostruzionismi e omissioni, che si manifestavano sotto forma di mancate verifiche sul farmaco e le relative modalità di somministrazione, fa sapere l’associazione Luca Coscioni, che lo ha assistito nella battaglia legale.

“La validazione del farmaco e delle modalità di auto-somministrazione crea finalmente un precedente – hanno commentato Filomena Gallo, codifensore di Mario e segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni –, che consentirà, a coloro che si trovano e si troveranno in situazione simile a quella di Mario, di ottenere, se lo chiedono, l’aiuto alla morte volontaria senza dover più aspettare 18 mesi, subendo la tortura di una sofferenza insopportabile contro la propria volontà”.