Syria: il papà della cantante in prognosi riservata per essere stato preso pugni
La cantante Syria e il dramma del padre, picchiato in un bar di Roma per aver chiesto ad un uomo di indossare la mascherina
La cantante Syria si dice scioccata sui social per quanto successo ieri al padre in un bar di Roma. L’uomo, il signor Luciano Cipressi aveva chiesto in modo garbato ad un avventore che si trovava nello stesso bar di indossare la mascherina, che è obbligatorio, e per tutta risposta ha ricevuto una serie di pugni. Questo il racconto della cantante: “Ieri (mio padre, ndr) è stato preso per il collo e ha ricevuto un pugno da uno sconosciuto che si aggirava per il bar Vanni a Roma senza mascherina. Questo è il risultato dell’inciviltà. La mascherina protegge e ci protegge, ma ancora non è chiaro a molte persone. C’è ancora tanta gente incivile, mi dispiace papà“.
Poi ha aggiunto: “Grazie a tutti per i messaggi di solidarietà al mio papà. Queste cose non dovrebbero accadere mai, semplicemente. È grave, c’è ancora molta gente incivile e questo fa riflettere. Non abbassate mai la guardia non abbiate mai paura di denunciare le persone“.
Nel frattempo, il signor Cipressi, dopo aver avuto conferma del trauma facciale, ha ricevuto una prognosi riservata per dieci giorni e solo per aver chiesto gentilmente qualcosa che è obbligatorio da mesi per la salute e per la prevenzione di tutti. Il monito dei medici è ormai chiaro: mettete sempre la mascherina, mantenete il distanziamento sociale, lavate spesso le mani. Ed è per questo inammissibile che a distanza di un anno dall’inizio dell’emergenza ci siano ancora persone che non solo non rispettano le regole, ma attaccano chi chiede loro di farlo per il rispetto di tutti.
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