Tanti auguri Lino Banfi! Ecco ciò che non sapevi su di lui
Oggi è il compleanno di uno dei più celebri volti del cinema e della tv italiana: Lino Banfi. Sapete che questo non è il suo vero nome? Ecco tutto ciò che (forse) non sapete su di lui
Oggi, 9 luglio 2020, compie 84 anni uno dei più celebri volti del cinema italiano e della televisione italiana: Pasquale Zagaria. Sicuramente vi starete chiedendo, “e chi è?“, infatti non tutti sanno che questo è il vero nome di Lino Banfi.
Lino Banfi è nato ad Andria il 9 luglio 1936. A tre anni, insieme alla sua famiglia si trasferisce a Canosa di Puglia dove vivrà fino alla maggiore età. La sua famiglia lo indirizza per provare l’esperienza del seminario, ma lui si sente portato per fare arte ed esordisce come cantante nelle feste musicali del paese.
Compiuti 18 anni, emigra a Milano per tentare l’avventura nel teatro di varietà e, dopo essere entrato nella compagnia di Arturo Vetrani, inizia la sua carriera portando in scena elementi tipici del suo paese con detti e modi di dire, cosa che continuerà a fare anche in seguito, incentrando la sua comicità sul suo dialetto e sulla parlata buffa e originale.
Inizialmente scelse come pseudonimo Lino Zaga ma fu spinto poi a modificarlo da Totò che, a suo giudizio, riteneva che nel mondo dello spettacolo portasse fortuna accorciare i nomi, ma portasse invece sfortuna accorciare i cognomi. Fu il suo impresario a scegliergli il cognome, prendendo il primo nominativo dal registro di classe dei suoi alunni, ovvero Aureliano Banfi.
Il suo esordio nel cinema risale al 1960 col film “Urlatori alla sbarra“, in cui fece una breve apparizione. Dal 1964 inizia a recitare piccole parti nei film di Franco e Ciccio e così inizia farsi conoscere. Nel 1973 esordisce come protagonista nel film “Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia“, che lo porta al successo.
Ma tutti lo ricordiamo per le interpretazioni nella commedia sexy all’italiana degli anni Settanta e Ottanta al fianco di donne bellissime come Edwige Fenech in “Cornetti alla crema”, Nadia Cassini ne “La liceale nella classe dei ripetenti”, ma soprattutto ci sono due film iconici che tutti abbiamo visto almeno una volta: “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio” e “L’allenatore nel pallone“.
Nel primo film celebre è il rituale voodoo-pugliese: “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, ego me baptizo contro il malocchio. Puh! Puh! E con il peperoncino e un po’ d’insalèta mi protegge la Madonna dell’Incoronèta; con l’olio, il sale, e l’aceto mi protegge la Madonna dello Sterpeto; corrrrrno di bue, latte scremèto, proteggi questa chésa dall’innominèto.“, formula cinematografica che è passata alla storia della commedia all’italiana. Nel secondo interpreta uno dei più famosi suoi personaggi, l’allenatore calcistico Oronzo Canà con il suo famoso modulo tattico 5-5-5, detto anche Bi-zona.
Ma Lino Banfi ha davvero lasciato la sua impronta nel cinema italiano collaborando con altri grandi artisti quali Paolo Villaggio, Massimo Boldi, Milena Vukotic, Johnny Dorelli. Negli anni Novanta cambia genere approdando alla fiction “Un Medico In Famiglia“, dove ricopre il ruolo di Libero Martini, personaggio che interpreterà per dieci stagioni.
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