29 Agosto 2016 - 13:20

Sisma in centro Italia: l’ombra della malaedilizia. Codacons parte offesa

sciacalli

È probabile che l’ecatombe registrata con questo sisma sia dovuta a casi di malaedilizia. Aperta un’inchiesta per disastro e omicidio colposi. Codacons costituita parte offesa

[ads1] In questi giorni ha fatto scalpore la frase del Procuratore capo di Rieti, secondo cui nelle case venute giù per il terremoto ci fosse più sabbia che cemento. Meno risonanza ha avuto la smentita dello stesso Procuratore che ha dovuto chiarire che la sua affermazione è stata estrapolata da un contesto ben determinato: stava esprimendo, a titolo personale e senz’altra intenzione che considerare tutte le cause probabili, l’opinione che tra le altre cause di un simile sfacelo ci fosse la possibilità che nella malta la quantità di sabbia utilizzata superasse quella del cemento.

Il Procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva, valutava in quella circostanza che quanto accaduto può avere delle concause quali la malaedilizia. Tuttavia ha poi dovuto specificare che i rilievi del caso potranno essere fatti – e saranno fatti – passata l’emergenza. Priorità di cui aveva già dato segnale: spiegava in quell’intervista travisata che per ora avrebbe identificato ufficialmente le salme, dopo gli esami autoptici del caso. Un lavoro che impegna tutte le risorse disponibili.

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Edifici sgretolati dal sisma: l’ombra della malaedilizia

Per il resto, l’apertura di un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo è necessaria per fugare ogni legittimo sospetto.

Di fatto, se un edificio pubblico come una scuola elementare appena ristrutturata si accartoccia come un castello di sabbia o se le abitazioni cadono perché non reggono il proprio peso durante le oscillazioni, qualche dubbio sulla qualità delle architetture è lecito.

Tra le macerie di un altro edificio pubblico ci sono le documentazioni che hanno accompagnato queste ristrutturazioni e tante altre simili, oltre che le varie dichiarazioni di inizio attività: insomma, tra i sassi della Casa Comunale si dovrebbe trovare l’alter ego burocratico di queste costruzioni.

Codacons: parte civile

Il Codacons si costituirà parte offesa nelle inchieste sul terremoto aperte dalle Procure di Rieti e Ascoli Piceno.
Ciò in rappresentanza della collettività danneggiata da possibili illeciti commessi sul fronte edilizio e della costruzione e ristrutturazione di edifici pubblici come scuole, comuni ed ospedali.

«Vogliamo capire come siano stati eseguiti i lavori di ristrutturazione degli edifici pubblici nei comuni colpiti dal sisma – afferma il presidente Carlo RienziLe inchieste del passato seguite ai terremoti hanno evidenziato come le ditte che eseguivano i lavori sostituissero di sovente al cemento la sabbia, allo scopo di risparmiare e lucrare sugli appalti. Tesi sostenuta nei giorni scorsi anche dal Procuratore di Rieti. Ma la costruzione e ristrutturazione di edifici come scuole e ospedali, al pari dei lavori di adeguamento e messa a norma, vengono eseguiti con i soldi dei cittadini, che pagano le tasse per finanziare tali interventi. Qualsiasi irregolarità su tale fronte, quindi, arreca danno alla totalità dei cittadini italiani e come tale deve essere perseguita».

Per tale ragione il Codacons, in qualità di associazione che rappresenta gli interessi dei contribuenti italiani, ha depositato oggi la costituzione di parte offesa nelle inchieste di Rieti e Ascoli Piceno e, se emergeranno illeciti, chiamerà i responsabili a risarcire i danni prodotti alla collettività.

Tutte le immagini di questo articolo tratte da YouReporter.it (clicca qui). 

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