28 Novembre 2015 - 18:21

The visit – la recensione

the visit

The Visit, una “horror-comedy” girata tramite found footage del regista M. Night Shyamalan. Leggi la nostra recensione

[ads1] M. Night Shyamalan, regista che ha dato origine ad un piccolo-grande capolavoro quale Il Sesto Senso, torna dopo diversi insuccessi (After Earth può essere considerato l’esempio più eclatante) con The Visit, una “horror-comedy” girata tramite found footage. La pellicola non è nient’altro che un filmino di famiglia realizzato da Rebecca, ragazzina quindicenne che assieme al suo fratellino Tyler va a trovare i propri nonni (mai conosciuti a causa di un diverbio con la figlia avuto quindici anni prima) i quali vivono in una fattoria in Pennsylvania. Il tutto ha un inizio molto tranquillo ed “infantile”, con la fotocamera che passa dalle mani della sorella a quello del fratello, donando allo the-visit-1spettatore diverse scene volutamente demenziali, fino a quando, andando avanti nei sette giorni di soggiorno, i nonni divengono sempre più strani e spaventosi. La telecamera riprende allora scene horror che però si uniscono inevitabilmente al ridicolo, sconvolgendo chi magari credeva di trovarsi davanti ad un thriller con caratteristiche

poster ufficiale di The Visit, dal 26 Novembre al cinema.

poster ufficiale di The Visit, dal 26 Novembre al cinema.

puramente horror. Non si può considerare horror un’anziana signora completamente nuda che gratta contro il muro come una gatta furiosa e, nonostante il lungometraggio abbia anche intenti comedy, questa ed altre scene concentrate specialmente nel finale risultano fastidiose, non facendo nè ridere nè men che meno spaventare, bensì deludere le aspettative e rimpiangere i soldi del biglietto. L’utilizzo delle telecamere a mano diviene, inoltre,  poco credibile con i due ragazzini che continuano a riprendere qualsiasi cosa succeda come se fosse la cosa più importante da fare. Anche quando le telecamere cadono a terra, guarda un po’, si trovano sempre nella posizione per inquadrare tutto quello che accade con la giusta angolazione. Il PG-13 non migliora la situazione: anche quando le scene dovevano risultare più d’impatto, non riescono nel proprio intento a causa della censura. 

IL FINALE

Il finale presenta un grande colpo di scena, costruito molto bene ma che risulta per molti aspetti prevedibile: ciò che si pensa ad inizio film sui nonni è lo stesso pensiero che si ha alla fine. Una scena esilarante chiude il blocco “horror” della parte finale, concedendo una delle poche scene realmente divertenti.

GIUDIZIO COMPLESSIVO

The Visit è un film a basso budget e con l’intento di raccontare l’horror e la comedy in maniera differente rispetto a quanto fatto fin’ora, presentando però fin troppi errori per risultare un film “riuscito”: tecnica found footage utilizzata male, trama in molto tratti scontata e scene comedy che non fanno ridere bensì disprezzare tutto il film. Nonostante ciò la buona performance dei giovanissimi Olivia DeJonge e Ed Oxenbould e degli eccezionali Peter McRobbie e Deanna Dunagan rendono il tutto più piacevole da guardare, anche se non abbastanza da uscire dalla sala e sentirsi profondamente insoddisfatto.

 

The Visit (USA, 2015) di M. Night Shyamalan. Con Olivia DeJonge, Ed Oxenbould, Deanna Dunagan, Peter McRobbie, Kathryn Hahn, Celia Keenan-Bolger, Samuel Stricklen, Patch Darragh, Jorge Cordova, Benjamin Kanes, Ocean James e Seamus Moroney. Nelle nostre sale da giovedì 26 novembre.