8 Marzo 2016 - 09:30

The Walking Dead 06×12 – Analisi e Curiosità

A soli cinque episodi dalla fine della sesta stagione, The Walking Dead è diventata un’apoteosi di cinismo e violenza: per qualcuno la scelta è necessaria per avvicinarsi al fumetto, ma i fan della serie (e anche alcuni fra quelli che hanno letto gli albi di  Robert Kirkman) vorrebbero qualche tregua e digressione in più. La recensione di “Non è ancora domani”, in onda oggi 7 marzo, alle 21, su FOX.

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NARRAZIONE

[dropcap]V[/dropcap]iolenza chiama violenza, e mai detto fu più azzeccato dopo quest’ultimo episodio di The Walking Dead. La puntata di oggi, in effetti, precipita lo spettatore in un’apoteosi di cinismo che supera decisamente i limiti. E, come se non bastasse, a teste mozzate, cadaveri profanati, taccuini con il conteggio delle vittime, si aggiunge l’imminente guerra contro un nuovo nemico, quello dei Salvatori, di cui già abbiamo avuto un assaggio negli scorsi episodi.

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FOTOGRAFIA[dropcap]A[/dropcap]nsiogena. Capiamo bene che The Walking Dead é entrata nella fase coincidente con l’albo numero 100 del fumetto creato da Robert Kirkman. E sappiamo che, in questa fase, il livello di violenza in cui precipita il gruppo di Rick e Company è destinato ad aumentare. Ma a sentire gli addetti ai lavori, la serie ha fatto addirittura di più. Evidentemente, la spettacolarizzazione garantita dagli effetti speciali che possono essere inseriti in una puntata di una serie TV ha spinto gli autori a sfruttarli al massimo, ma bisognerebbe lasciare un po’ di spazio a qualche digressione in più (con spiegazione annessa di alcuni punti lasciati in sospeso). Quello in cui Jesus é entrato nel gruppo, evidentemente non é bastato agli spettatori per prepararsi all’esplosione di caos di questo e dei prossimi episodi.

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Regia[dropcap]S[/dropcap]pietata. Ci é ormai chiaro che The Walking Dead serva per mostrare il peggio di una razza, quella umana, che se da un lato è già abituata alla prevaricazione quotidiana che si verifica nonostante la presenza della legge, dall’altro ci fa capire cosa potrebbe accadere se, improvvisamente, codici e norme venissero meno e il mondo precipitasse nel caos. Ma, carissimi registi di The Walking Dead, a che cosa serve mostrare un Rick che ormai non ha più nulla di diverso da quegli stessi nemici che combatte? I Salvatori ci vengono presentati come assassini, ma perché non dire lo stesso di un protagonista che decide di ucciderne tanti, nel sonno, senza dargli nemmeno la chance di difendersi?

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Colonna-Sonora

[dropcap]A[/dropcap]rsoninst’s Lullabye di Hozier. La ninnananna dell’incendiario. Persino la canzone scelta come colonna sonora dell’episodio di oggi punta a sottolineare come il clima di TWD é cambiato, e si punta verso una maggior presenza scenica di episodi violenti. Se non altro, però, la musica scelta accompagna un momento della puntata che si concluderà almeno positivamente. Anche se un cliffhanger ci fa immaginare, per un attimo, tutt’altro. Soprattutto per colpa di Rick.

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Curiosità

[dropcap]D[/dropcap]opo l’ingresso di Jesus nella scorsa puntata, un altra figura si prepara all’ingresso nella serie, anche se nell’episodio di oggi non la vediamo direttamente. Nel promo, però, é evidente la presenza dell’attrice texana Alicia Witt, già vista nel 1986 in Dune di Lynch nel ruolo di Alia Atreides. Non sembra esattamente un personaggio dei buoni, anche se i buoni non sappiamo più distinguerli, ma senz’altro sarà tra i protagonisti dei prossimi episodi. Inoltre, come  rivelato dal regista Gregg Nicotero, una delle tre teste mozzate che si vedono alla fine dell’episodio, è la sua, mentre un’altra era quella di Johnny Depp. Secondo il racconto di Nicotero, “Abbiamo scolpito una versione emaciata della testa di un manichino e abbiamo usato la testa di Johnny Depp come modello. Non ricordo chi sia il terzo, ma sono in buona compagnia”.

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domani

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