28 Settembre 2020 - 16:40

Tik Tok: blocco temporaneo sul bando Trump

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Il giudice Carl J. Nichols concede una tregua al colosso Tik Tok. Deroga sul bando Trump che vieta di scaricare l’applicazione negli Stati Uniti

Tik Tok può tirare un sospiro di sollievo, almeno per la prima tranche giudiziaria che vede coinvolti l’amministrazione statunitense e il colosso cinese ByteDance. Il giudice del tribunale federale del Distretto di Columbia, Carl J. Nichols ha, infatti, accolto la richiesta degli avvocati dell’azienda cinese di bloccare temporaneamente il divieto di scaricare Tik Tok negli Usa. Il blocco sarebbe entrato in vigore proprio oggi, ma la decisione del giudice americano dà una piccola tregua all’app cinese.

Il braccio di ferro

Il divieto, fortemente voluto dal presidente Trump, incontra così il primo ostacolo. La motivazione principale che avrebbe spinto il presidente a quello che appare più come l’inizio di un lungo braccio di ferro tra Usa e Cina, riguarderebbe la sicurezza dei dati: ‘combattere la maligna raccolta di dati personali degli americani da parte della Cina, promuovendo allo stesso tempo i nostri valori e le norme della democrazia‘, dichiarava il segretario Bruss, su indicazione del presidente. Nel frattempo, gli avvocati del colosso cinese Tik Tok si dicono soddisfatti e ‘felici che la Corte si sia detta d’accordo con i nostri argomenti legali‘. I legali hanno poi ricordato che tra i principali interessi dell’azienda ci sarebbero proprio la difesa e la tutela dei propri utenti.

Il dialogo

Resta aperta la discussione al tavolo Usa. Tik Tok ha, infatti, assicurato l’intenzione di voler continuare il dialogo con l’amministrazione statunitense. Di qui l’ipotesi di un accordo con i gruppi Oracle e Wamart, per evitare al colosso cinese la cessione totalitaria dell’applicazione. L’accordo, inoltre, permetterebbe agli americani la base della raccolta dati, senza viaggiare verso i server cinesi.

La proposta potrebbe risultare allettante soprattutto per il presidente Trump. Le dichiarazioni ufficiali rilasciate dalla Casa Bianca, però, lasciano presagire il contrario: ‘Il governo si atterrà all’ordinanza del tribunale e ha preso provvedimenti immediati in tal senso, ma intende difendere con forza l’ordine esecutivo