27 Maggio 2016 - 01:22

Tim Cook a caccia di iPhone nell’arte olandese

Sbagliate se pensate che l’iPhone sia stato inventato da Apple: lo stesso Tim Cook ne ha ricercato le origini ben più lontano, in un quadro olandese del 1670

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Tim Cook, amministratore delegato della Apple, è rimasto folgorato dal quadro del 1670 dell’artista olandese Pieter de Hooch, esposto al Rijksmuseum di Amsterdam. 

Intervistato da Neelie Kroes nel corso della Start Up Fest Europe in Olanda, mostrando una tela ha ironicamente affermato: “Credevo di sapere dove fosse stato inventato l’iPhone. Ma ieri sera mi hanno portato a guardare dei quadri di Rembrandt  e una di quelle tele mi ha scioccato. C’era un iPhone in uno dei dipinti! Si vede poco ma vi giuro che c’è. Ho sempre pensato di sapere dove fosse stato inventato iPhone, ma ora non ne sono più tanto sicuro.

Eppure Tim Cook, dinanzi al quadro, aveva pensato ad un Rembrandt: chissà a cosa serviranno le didascalie poste sotto le tele, se poi i visitatori nemmeno le leggono!

Tim Cook a caccia di iPhone nell'arte olandese

La clamorosa svista artistica si affianca però ad un ricercato equivoco, raggiungendo una paradossale ilarità, e forse anche il sommesso stupore di alcuni, quando il CEO di Apple arriva a sostenere di individuare nel dipinto, realizzato nel 1670, un iPhone.

Il titolo dell’opera ammirata da Tim Cook è Uomo che porge una lettera ad una donna nell’ingresso di casa. L’oggetto misterioso, su cui Tim Cook ha innescato il dubbio, è quindi una semplice missiva.

La scena di consegna si svolge all’interno di una casa sul canale di Amsterdam, la cui porta e finestra sono spalancate. L’atmosfera permeata di placidità avvolge le due figure, un uomo di spalle e una donna seduta con in grembo un cane. La stanza è attraversata da un raggio di sole che illumina il gesto dell’uomo, che sta consegnando una lettera, probabilmente attesa da tempo, come dipinto sul volto di colei che si appresta a riceverla.

È la scontata conferma di non essere catapultati in Ritorno al Futuro – anche per chi ci ha sperato – ma solo di esserci fatti ammaliare dall’ennesima geniale operazione di marketing, che Apple sa strumentalizzare come pochi marchi.

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