20 Gennaio 2022 - 10:41

Tonga: arrivano gli aiuti dopo l’eruzione, si teme per il Covid

Ripristinata la pista d'atterraggio dell'Aeroporto Internazionale delle Tonga, arrivano i primi aiuti tra la paura di focolai Covid

Tonga

Nelle isole Tonga il ripristino della pista principale dell’Aeroporto Internazionale di Fuaʻamotu dopo la violenta eruzione del sottomarino Hunga Tonga-Hunga Haʻapai ha permesso l’atterraggio dei primi aerei umanitari dalla Nuova Zelanda e dall’Australia. Aiuti necessari perché le risorse idriche del Paese sono state compromesse dallo tsunami. L’arrivo dei soccorsi, però, spaventa gli isolani preoccupati per il Covid. Dall’inizio della pandemia Tonga ha registrato un solo contagio. Per questo sono state chieste misure rigide per evitare una nuova emergenza in una fase emergenziale.

La più grande eruzione degli ultimi decenni

“Un disastro senza precedenti” era stato il primo comunicato del governo locale dopo la violenta eruzione vulcanica sottomarina e il conseguente tsunami. La cenere ricopre spiagge, infrastrutture e abitazioni mentre due isole minori sono state praticamente distrutte con pochissime case rimaste in piedi. Le vittime sono almeno tre. Oltre 100 mila persone sono state interessate dal doppio evento.

I ricercatori della Nasa hanno rilasciato la prima stima della potenza eruttiva del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Haʻapai: “La forza esplosiva è stata 500 volte più potente della bomba atomica sganciata su Hiroshima alla fine della Seconda Guerra Mondiale”.

Emergenza totale nelle isole

Preoccupano le risorse idriche che potrebbero portare a un’ulteriore crisi umanitaria, l’insorgere di malattie legate all’acqua, la qualità dell’aria, la mancata disponibilità di carburante, ma anche il Covid considerando che le isole finora erano considerate “virus free”. La paura è fondata in vista della catena di aiuti che sta raggiungendo le isole del Pacifico.