4 Maggio 2021 - 15:03

Trentacinque anni fa l’Italia entrava in “rete”: la storia di Internet in Italia

Internet

Il 30 aprile 1986 l’Italia si collegava ad Internet per la prima volta grazie ad un gruppo di pionieri del Cnr di Pisa

Vi siete mai domandati come sia arrivato Internet in Italia? E, soprattuto, grazie a chi si sia potuto raggiungere questo traguardo?

Dietro a questo immenso traguardo ci fu un intenso lavoro di squadra tra il team di ricerca italiano (composto da Stefano Trumpy, Luciano Lenzini, Marco Sommani e Antonio Blasco Bonito) e alcuni tra i padri fondatori di Internet come Robert Khan e Vinton Cerf, tra i primi ad intuire che enormi macchine di calcolo avrebbero avuto, un giorno, una influenza straordinaria nella trasmissione dei messaggi.

Era il 30 aprile 1986 quando il gruppo di pionieri riuscì ad inviare il primo comando “Ping” dal Centro universitario per il calcolo elettronico di Pisa alla stazione Roaring Creek, in Pennsylvania. Il primo passo verso una tecnologia che avrebbe cambiato la storia dell’umanità influenzando, ora più che mai, la vita di miliardi di persone.

Traguardo che, ancora oggi, rappresenta un fiore all’occhiello della ricerca scientifica e tecnologica in Italia ed in Europa e che, purtroppo, fu oscurato dal tragico incidente nucleare di Chernobyl accaduto pochi giorni prima. Il progetto fu realizzato grazie all’aiuto di diversi enti tra cui Italcable e Telespazio e, per la prima volta in Italia, per il collegamento fu usata la rete satellitare atlantica Satnet.

Il Cnr di Pisa non si fermò a questo immenso risultato e, l’anno successivo, registrò il primo dominio italiano, “Cnuce.cnr.it” creando la piattaforma Registro.it, l’ufficio anagrafe di tutti i domini italiani, tutt’oggi gestita dall’Istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa.

Dopo 35 anni Internet in Italia, come nel mondo, ricopre un ruolo di primo piano nella vita sociale e lavorativa delle persone. Nel nostro Paese, gli utenti connessi ad Internet sono circa l’80/85% degli abitanti, dato destinato a crescere anche grazie ai fondi stanziati dall’Unione europea tramite il Recovery Plan, circa 6 miliardi di euro per rendere Internet accessibile ad una fetta sempre più ampia della popolazione.