12 Dicembre 2020 - 16:39

Trump perde il ricorso in Texas: era l’ultima speranza del tycoon

Trump

La Corte Suprema degli Stati Uniti respinge il ricorso presentato da Trump, affermando che il Texas non ha l’autorità per contestare il modo con cui altri Stati svolgono le elezioni. Respinte tutte le altre mozioni repubblicane

Donal Trump ha perso. A certificarlo è la Corte Suprema degli Stati Uniti D’America, respingendo il ricorso presentato dallo Stato del Texas. Il ricorso chiedeva alla Corte di invalidare il risultato in tutti e 4 gli Stati chiave che hanno consegnato le chiavi della Casa Bianca a Joe Biden. Si tratta di una sconfitta pesantissima per l’ex presidente, dal momento che tutti e 9 i giudici della Corte Suprema hanno bocciato il ricorso, anche i tre giudici nominati proprio da Trump Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barret.

La Corte Suprema ha preso la sua decisione dal momento che lo Stato del Texas non ha nessun diritto legale di contestare il modo in cui altri Stati dell’Unione svolgano le loro elezioni. Per le stesse ragioni vengono respinte in blocco tutte le mozioni e i ricorsi presentati da 18 Stati a guida repubblicana e da 126 deputati repubblicani. Proprio nei giorni scorsi, la Corte aveva bocciato un altro ricorso dei repubblicani presentato in Pennsylvania, e ciò aveva spinto Trump a presentare ricorso alla Corte Suprema.

Insomma, questo sembra essere il colpo di grazia per il tycoon, dal momento che si avvicina la data fatidica del 14 Dicembre. Quel giorno, il Collegio Elettorale riunirà tutti i Grandi Elettori per ratificare la vittoria di Joe Biden. Ma Trump non è intenzionato a mollare la presa. Affida a twitter i suoi umori: “La Corte Suprema ci ha davvero deluso. Nessuna saggezza. Nessun coraggio” e “Abbiamo appena iniziato a combattere!”, rivendicando di essere il Presidente più votato di sempre, ma omettendo che Biden ha ottenuto 7 milioni di voti in più.

Sembra dunque che Trump non intenda arrendersi, nonostante l’ultimo chiodo piantato sulla sua bara politica dalla Corte Suprema. Finora, tutte le sue battaglie legali sono finite con veri e propri buchi nell’acqua.