Trump, un anno di presidenza tra tempesta politica e “shutdown”
Il mandato di Donald Trump alla Casa Bianca compie un anno. Ma cosa rimane delle promesse fatte al popolo americano lo scorso 20 Gennaio?
Nessuno avrebbe potuto prevedere l’andamento del primo anno di presidenza di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti. In un anno, il presidente è stato in grado di travolgere le consuetudini sociali di Washington, facendo esplodere tensioni sociali rimaste nascoste per anni. Ha riportato in auge la minaccia nucleare, mostrando il suo “pugno di ferro”, insultando quasi tutti i suoi detrattori su Twitter.
Ma, alla fine, cosa rimane delle promesse fatte un anno fa? Solo un mare di parole dissolte nel vuoto. Non ultime, quelle contro i democratici su Twitter per via dello “shutdown”: “Sono più preoccupati degli immigrati illegali piuttosto che delle nostre valorose forze armate e della sicurezza ai nostri confini meridionali. Avrebbero potuto trovare facilmente un accordo ma hanno preferito la politica dello shutdown.”
È stato però lo stesso Trump a cancellare il programma, creato da Obama, per la protezione dei cosiddetti “dreamer”, le oltre 800.000 persone arrivate in tenera età con genitori immigrati, ma ora americani a tutti gli effetti (il cosiddetto Daca). È stato lo stesso Trump a non affrontare temi molto cari non solo agli oppositori, ma anche a tutta l’America. Non ultimo, il rinnovo della copertura sanitaria per oltre nove milioni di bambini americani (il programma Chip).
Insomma, ad un anno dalla sua ufficiale elezioni, la presidenza di Donald Trump rimane già storica. In negativo, purtroppo. E gli americani devono tentare di invertire la rotta, per non rischiare un serio “shutdown”.
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