Tsipras licenzia il capo del fisco greco sfidando la Troika
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È di poche ore fa la notizia che il governo Tsipras ha sollevato dall’incarico di vertice dell’agenzia delle entrate Katerina Savvaidou
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L’esecutivo Tsipras ha preso, poche ore fa, una decisione coraggiosa e di forte impatto politico: ha congedato dall’incarico il responsabile del fisco greco Katerina Savvaidou a causa delle inchieste giudiziarie che la riguardano relative alla revisione di una multa per un’azienda informatica e alla tassazione sugli spot tv.
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Tsipras licenzia il capo del fisco greco sfidando la Troika
Non è stata una decisione d’imperio: infatti il governo stava da giorni chiedendo le dimissioni spontanee per la “rottura del rapporto di fiducia” trovando però orecchie da mercante da parte della Savvaidou, che si è dichiarata estranea ai fatti e ha attaccato fortemente Tsipras.
Questo atto però non proviene dal nulla ,ma è collegato con un filo rosso alla questione frequenze tv che Tsipras è stato il primo a voler affrontare: “regolamenteremo il settore radiotelevisivo con un provvedimento ad hoc: arriveranno delle regole trasparenti, capaci di garantire realmente il funzionamento delle TV e delle radio del paese” dichiara la portavoce del governo Olga Jerovassìli.
Il provvedimento pone dei limiti reali riguardo al possesso di canali televisivi privati e , per quanto riguarda le licenze, i proprietari dovranno pagare delle cifre corrispondenti ai prezzi di mercato, e non contributi simbolici come avvenuto sino ad ora.
Il governo sta sfidando lo strapotere incontrollato dei ricchi oligarchi delle tv private greche e, di fatti ,durante i giorni antecedenti al referedum dello scorso scorso luglio, tutti i magnati ellenici si erano apertamente dichiarati per il “sì” contrastando fortemente la lotta all’austerity di Tsipras.
Questa serie di eventi coraggiosi attuati dall’esecutivo Tsipras sembra non incontrare l’assenso degli oligarchi della Bce, Fmi ed Ue che hanno da sempre richiesto l’indipendenza delle autorità fiscali rispetto al governo. Ma, un forte governo di sinistra come quello targato Tsipras, che fa della lotta all’evasione fiscale ed alla fuga nei paradisi fiscali di grandi capitali uno dei suoi cavalli di battaglia, non può far rimanere certo a capo di questo ente così importante e delicato una persona che sia coinvolta in due inchieste giudiziarie.
Una resa dei conti inevitabile tra Tsipras e la Troika avrà luogo la settimana prossima quando ci sarà un nuovo tavolo di discussione per il prestito alla Grecia di 2 miliardi.
In vista dell’incontro il premier greco serra le fila: è atterrato ieri ad Atene il presidente francese Hollande con cui ha avuto un piccolo colloquio. Il primo ministro francese già si rese autore di aiuti nelle trattative della scorsa estate inviando tecnici in ausilio di Tsipras e sostenendo l’alleggerimento e il congelamento del debito pubblico greco.
L’incontro si preannuncia caldissimo ma il premier greco non smette di credere in un “Europa più democratica, libera e solidale“, così come leggiamo sul suo account Facebook.
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