5 Maggio 2021 - 09:40

TY1 annuncia DJUNGLE: “Mi sento direttore artistico del mio album”

TY1

Dj TY1 stacca il biglietto d’ingresso al suo DJUNGLE. L’album in uscita venerdì 7 maggio contiene 24 importanti collaborazioni. Nel corso della conferenza stampa di presentazione ha fornito tutti i dettagli su questo progetto confezionato a puntino

TY1 è uno dei Dj più influenti sulla scena italiana e nel corso del tempo si è imposto anche e soprattutto come Producer. Era nell’aria la notizia di un nuovo disco e finalmente dopo diversi rumors, il progetto ha un nome e una data di uscita. Si tratta di DJUNGLE fuori venerdì 7 maggio.

L’album contiene 14 tracce, con i featuring di 24 importanti artisti contemporanei ed esce sotto etichetta Thaurus. Ad anticipare DJUNGLE ci ha pensato il singolo di successo Fantasmi, brano in feat con Marracash e Geolier. Una ghiotta anticipazione che lascia assaporare una storyline ben più ampia e definita.

Questo album è fatto di canzoni, non è una compilationha spiegato TY1 difendendo la natura paternalistica di DJUNGLE. L’artista si è inoltre soffermato sull’intenzione creativa che muove l’intero concetto: “Mi sento direttore artistico del mio album, non solo ho creato le strumentali, ma ho scelto le collaborazioni. Noi producer ci stiamo riprendendo quello che ci spetta“.

In effetti, sotto l’attenta direzione artistica di questo eclettico producer, l’ascoltatore fa il suo ingresso all’interno della giungla. È una dimensione urbana che si distacca dalla fatiscenza e da drammi della periferia e percorre strade parallele a bordo di animali fantastici. Sono quelli della copertina, disegnati dall’artista Gianfranco Villegas con gli scatti di Francesco Bonasia. Il contesto di riferimento è quello della città di Salerno dove è cresciuto TY1.

Mi è venuto in mente ‘jungle’ perché vengo da una città piccola, vengo da Salerno, dove eravamo in pochissimi ad ascoltare rap. Mi sentivo appunto un dj immerso nella giungla urbana“. Un attaccamento quindi ancorato alle radici che ritorna in chiave evocatoria nei testi e nelle sonorità di un album complesso e nato nel pieno dell’emergenza sanitaria.

“Potrei definirlo un disco del Covid perché è stato fatto tutto via FaceTime. Mi sento fortunato in questo senso, perché nel bel mezzo della pandemia ero a lavoro, avevo un ritmo di produzione tale da non fermarmi mai. La musica mi stimola, avere dei progetti è un sogno e ringrazio la musica di questo da sempre“.

Altro punto di forza di DJUNGLE è la ricerca della parte strumentale, perché appunto l’obiettivo era quello di evitare l’effetto “raccolta” e TY1 sembra proprio averlo centrato. “È un album di black music, hip-hop, dal suono street. Ma è anche un disco che ha tanto groove, afro, suoni mutuati dalla giungla, nel senso più classico del termine”.

La cura dei dettagli rivela anche un’attenzione maniacale per la ricerca del suono perfetto, un impegno che ha fatto sentire TY1 un vero maestro artigiano: “Come se fossi un sarto ho cercato di cucire un vestito per ognuna delle mie collaborazioni. Dando loro una precisa strumentale. Non ho una preferenza, ma se devo scegliere, mi piace molto la base di Neffa perché è veramente hip hop“.

DJUNGLE ha un’anima propria e pulsa di un cuore che batte a suon di sacrificio. “È la mia storia. In questo disco c’è tutto me stesso, tutto il mio sound. Mi ritengo fortunato, ciascuno degli artisti che si è messo a disposizione per la realizzazione, ha dato il massimo. Mi sono sentito una sorta di direttore artistico che tra amici ha creato legami e connessioni“.