13 Gennaio 2023 - 11:34

Ucraina, produzione armi: la Russia impiega i detenuti

La Russia impiega il lavoro dei detenuti in carcere per aumentare la produzione di armi per combattere contro l'Ucraina

guerra ucraina

La Russia per aumentare la produzione di armi, cruciale per il proseguimento di quella che Mosca continua a chiamare “operazione militare speciale” in Ucraina, impiega il lavoro dei detenuti in carcere. Lo riferisce nel suo aggiornamento quotidiano l’intelligence della Difesa britannica:

“E’ molto probabile che il settore manifatturiero della difesa russo ricorra all’utilizzo di manodopera carceraria nel tentativo di soddisfare le richieste di produzione in tempo di guerra – spiega l’analisi quotidiana di Londra. Esiste, ricordano ancora gli 007 del Regno Unito, “una lunga tradizione di lavoro carcerario in Russia, ma dal 2017 è stato reintrodotto il lavoro forzato come punizione penale specifica. In mancanza di volontari, spiega ancora l’analisi, il lavoro dei detenuti sarà particolarmente richiesto dai produttori di armi relativamente a bassa tecnologia come UVZ, che sono quasi certamente sotto intensa pressione da Mosca per aumentare la loro produzione“.

Inoltre, Mosca vuole creare un esercito di 2 milioni di soldati: lo afferma l’intelligence della difesa ucraina (Gur). Nel primo reclutamento sono state arruolate 300.000 persone, ha ricordato l’intelligence di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Il Gur non esclude ora che Mosca annunci un’altra mobilitazione nei prossimi giorni e ritiene che questa volta altri 500.000 russi si uniranno alle forze armate. L’entità di queste misure indica secondo il Gur i piani di Mosca di creare un esercito di circa due milioni di persone rispetto al precedente obiettivo di 1,5 milioni di soldati.