Un Terrone a Milano: “Non chiamateci mammoni del brindisi”
In un’intervista a Repubblica, il content creator Stefano Maiolica (“Un Terrone a Milano”) dice la sua sui pregiudizi duri a morire nei confronti dei Meridionali
Non ci sta a farsi definire “mammone del brindisi”, Stefano Maiolica, giovane content creator salernitano famoso per il blog “Un Terrone a Milano”. E in un’intervista a La Repubblica risponde al pregiudizio duro a morire, perpetrato anche da certa stampa, contro i giovani Meridionali.
“Non mi sento un mostro a voler tornare a casa da mia mamma e da mia nonna”, esordisce, e poi spiega: “Farò il tampone, quello più caro perchè non voglio rischiare, prenderò un treno a metà della capienza, e terrò la mascherina anche in famiglia”.
Stefano Maiolica, che l’anno scorso con il suo blog “Un Terrone a Milano” ha organizzato un pullmann che ha permesso a 82 fuorisede (schiacciati dal caro-biglietti) di tornare a casa, guarda con sospetto anche ai titoloni che in questi giorni parlano di “grande esodo” o “fuga verso il Sud”: “Il termine fuga implica definirci quasi come dei criminali, quando noi – fino al 20 Dicembre – abbiamo il diritto legale di tornare a casa“. Tutto questo, conclude, contribuisce ad alimentare lo stereotipo (triste sentirne parlare ancora, nel 2020) “del meridionale mammone, che torna a casa per le coccole, per il brindisi e per riempirsi la pancia”.
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