7 Dicembre 2020 - 11:17

Dpcm Natale: cosa si può fare e cosa no

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Con il Dpcm 3 dicembre 2020 sono molti i dubbi che attanagliano gli italiani. Cosa si può fare e cosa no, vediamo insieme le regole sul Natale, spostamenti e ricongiungimenti

Il Dpcm 3 dicembre varato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, ha suscitato diverse perplessità. Sono infatti diversi i dubbi degli italiani in materia di spostamenti e ricongiungimenti. Vediamo insieme come le restrizioni stabilite dall’ultimo decreto ministeriale influenzeranno le festività. Cosa si può fare e cosa no.

A provare a dar chiarezza è lo stesso governo con la pubblicazione delle Faq più ricorrenti. Sul sito è possibile accedere alla mappa delle regione dove poter visualizzare le domande più frequenti relative alle specifiche aree di rischio. La sezione faq, inclusa la mappa esemplificativa, tiene conto esclusivamente delle misure introdotte da disposizioni nazionali.

Gli spostamenti

Il blocco indicato dal governo è quello che va dal 21 dicembre al 6 gennaio, giornate in cui il nuovo Dpcm adotta le nuove misure di contenimento della pandemia da Covid-19. In questo periodo vige il divieto di lasciare la propria regione di residenza, indipendentemente dal colore, quindi la restrizione fa riferimento anche a tutti i territori siti in fascia gialla.

Tuttavia a ridosso delle festività natalizie è presumibile ipotizzare un vero e proprio esodo verso il sud. Per ovviare al problema verrà stanziato un esercito di 70mila uomini, per pattugliare e vigilare eventuali spostamenti non consentiti dal Dpcm. Ci si potrà sempre spostare per comprovati motivi di esigenza.

Divieto di uscita dal proprio comune

Nel nuovo Dpcm vengono disciplinati anche gli spostamenti tra comuni che restano vietati nelle giornate di 25, 26 dicembre e 1 gennaio. Una delle domande più frequenti riguarda la possibilità di andare da parenti e amici che abitano vicino ma in un Comune diverso. Posso andare anche se abito a 100 metri, se siamo in un comune diverso? La risposta è no. Si tratta del provvedimento più discusso del Dpcm 3 dicembre, poiché sono sempre più ricorrenti casistiche in cui la distanza è minima, ma il limite dei confini comunali già superato.

Pranzo di Natale e Capodanno

Si fa riferimento al pranzo e non alla cena, dal momento che su tutto il territorio nazionale resterà in vigore il coprifuoco alle ore 22:00. A questo proposito il governo impone soltanto delle forti raccomandazioni, scongiurando tavolate con più di 6 persone a sedere. Ma non si può parlare di vere e proprie regole ed è chiaro che su questo versante farà fede unicamente il buonsenso e il rispetto della situazione di emergenza.

Anziani soli

Il Dpcm di dicembre lascia indietro ancora una volta gli anziani, concedendo come unica deroga quella della “autosufficienza”. Secondo i chiarimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si possono raggiungere gli anziani considerati non autosufficienti. Una grave lacuna che non permetterà a chi sta bene, ma è solo, di trascorrere il Natale con i propri cari.

Le seconde case

Ci si potrà recare nelle seconde case prima del 20 dicembre se si trovano in zona gialla. Gli spostamenti restano vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio. Se la seconda casa si trova in un comune dell’area arancione o di quella rossa, è consentito solo in casi particolari. Si fa riferimento nel Dpcm a dinamiche imprevedibili e impellenti come crolli, rottura di impianti idraulici e simili. La permanenza nell’abitazione è vincolata alla risoluzione degli interventi.