Unione Europea, Gentiloni chiede una correzione del fisco
Gentiloni si scaglia contro Olanda ed altre nazioni dell’Unione Europea per i paradisi fiscali. Ma nel frattempo la Commissione perde con Apple
Ed ecco che per la Commissione Europea arriva una doccia gelatissima. La stessa aveva varato un piano contro i Paesi membri che adottano prassi fiscali aggressive. Dal Tribunale, però, arriva una grana incredibile per Paolo Gentiloni. Infatti, la Giustizia dell’Unione Europea ha annullato la decisione della stessa Commissione sui tax ruling irlandesi a favore di Apple. Dunque, a questo punto si può constatare la vittoria dell’azienda presieduta da Tim Cook, che sferra un pesante attacco all’organo europeo.
“Il Tribunale annulla la decisione in questione perché la Commissione non è riuscita a dimostrare in modo giuridicamente adeguato l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale ai sensi dell’Articolo 107.” cita la sentenza. Si tratta del braccio di ferro sui presunti aiuti illegali che Apple doveva restituire al Governo irlandese. L’Irlanda, che difende il suo regime fiscale, è dal 2016 che si rifiuta di recuperare la cifra colossale di aiuti che l’Antitrust europeo ha dichiarato illegali. E Gentiloni non è contento.
“State sicuri che una singola sentenza non scoraggerà il nostro impegno sulla questione. Non si tratta di paradisi fiscali, ma del rischio che in alcuni paesi della UE ci siano politiche di pianificazione fiscale aggressiva per attrarre imprese, un rischio che danneggia la parità di condizioni nel mercato unico. Per quanto riguarda l’Olanda i nostri giudizi sono quelli contenuti nelle raccomandazioni in cui si mette l’accento sui rischi di politiche fiscali aggressive in alcuni paesi, una situazione che riguarda 5-6 stati.” ha dichiarato Paolo Gentiloni.
Dunque una correzione molto forte. Si preannuncia una vera e propria guerra, che rafforza quella già in corso con i Paesi “frugali”.
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