Unione Europea, riaprono i confini: ecco gli stati sulla “lista nera”
Nell’Unione Europea, si sta discutendo su un criterio epidemiologico per aprire i chiudere a singoli Stati. Stati Uniti e Brasile sono osservati speciali
Il primo luglio si avvicina e a Bruxelles ancora regna l’indecisione sulla questione della riapertura dei confini. Se sembra ormai tramontata l’ipotesi di Unione Europea che prolunghi di altri 15 giorni il divieto di accesso a cittadini extra-comunitari, prende piede il criterio di un’apertura con prudenza adottando il criterio epidemiologico.
Sulla base di questa impostazione l’Unione Europea ha stilato una lista di 15 paesi che non riversano in una condizione critica dell’emergenza. Questi ultimi, quindi, potranno essere riammessi. La lista comprende: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay. Presente anche la Cina, ma con un asterisco. L’UE infatti si impegna a far entrare i cinesi solo se Pechino farà altrettanto con gli europei, adottando il principio di reciprocità.
Per quanto riguarda i paesi sulla “lista nera”, ovvero quegli Stati ritenuti ancora ad alto rischio per il numeri di contagiati giornalieri, sono arrivate importanti indicazioni su Stati Uniti, Brasile e Russia. Solo nelle ultime 24 ore negli negli Stati Uniti ci sono stati 45.300 nuovi casi. Questa nuova fenomenologia rappresenta il numero più alto dall’inizio della pandemia. Le vere situazioni critiche del Paese statunitense, governato da Donald Trump, sono in Texas e in Florida. Preoccupa molto anche il Brasile. Infatti, in un solo giorno, nella nazione governata da Jair Bolsonaro si sono registrati 46.860 nuovi contagi e quasi 1000 decessi. Una situazione molto grave, che acuisce le preoccupazioni.
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