5 Agosto 2015 - 11:59

Vacanza: dimmi come la fai e ti dirò chi sei

vacanza

La vacanza svela chi sei, i francesi hanno 31 giorni di ferie, gli italiani 7, e la verità è che partire fa sempre emozionare, e che tornare fa un po’ ca…

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Il detto “paese che vai, usanza che trovi” non è sempre valido. C’è chi vola in vacanza a Mykonos solo per le discoteche ventilate, lasciando da parte Zeus e i titani, chi si sposta a Barcellona  per il selfie con la pentola di paella sulla testa, e chi naviga in Africa per uccidere i leoni e le giraffe. Le vacanze romane sono oramai roba da vecchi, i compaesani italiani preferiscono una vacanza in posti esotici, lontani dal mare del Salento abbandonando la caratteristica delle spiagge d’affollamento.

Ma dimmi che vacanza fai e ti dirò chi sei.

Gli spagnoli hanno 22 giorni di ferie pagate l’anno, come i francesi, più fortunati, che arrivano a un mese di stacco. Invece i poveri stacanovisti giapponesi possono godersi solo due settimane scarse di riposo, e per giunta, la vacanza è poco goduta perché vivono il tempo lontano dall’ufficio con il senso di colpa. Gli italiani, sognano da sempre ad occhi aperti il viaggio della vita, quest’anno finalmente andrò in Brasile!, ma poi partono per periodi sempre più brevi e con lo smartphone perennemente in mano, pronti a sbirciare le email di lavoro e la vacanza del vicino su Facebook. I tedeschi e gli inglesi preferiscono visitare parchi nazionali in bermuda e mocassini, sono dei veri campeggiatori, a differenza dei cinesi che il sole non lo gradiscono, girano per le vie commerciali con l’ombrellino sul campo e la reflex puntata alle vetrine di Zara e Valentino.

vacanza fare la valigiaMa dimmi con quale mezzo parti e ti dirò chi sei.

La maggior parte dei viaggiatori preferisce partire in aereo, perché le hostess sono tutte carine e in solo due ore sei a Buckingham Palace. Il viaggiatore nostalgico, invece, preferisce il treno, sceglie una vacanza green-friendly per godersi il paesaggio, conoscere nuove persone e chiedere qualche consiglio agli “autoctoni” sui posti da visitare. Ma anche per innamorarsi della vicina di poltrona con l’ultimo libro di Bruno Vespa sopra gli occhi. Chi viaggia in treno è chi non vuole perdere tempo al check-in e al check-out, ma soprattutto perché non c’è il rischio di smarrire la valigia. Il viaggiatore italiano per eccellenza, quello fedele agli anni 70-80 sceglie come mezzo di trasporto la macchina. Le sorti dell’automobile sono dipese in buona parte dai rincari sulla benzina, ma la comodità di poggiare i piedi sul cruscotto e fumare una sigaretta con in sottofondo il Cuccurucucù di Franco Battiato, è un lusso che il principino George può solo sognare.

Ma dimmi come prepari la valigia e ti dirò chi sei.

L’italiano medio si riconosce in vacanza per la compagnia, per lo stile, e per lo stile della compagnia. Viaggia spesso con i bambini, i secchielli e le palette, la crema protettiva 70° e due corde vocali di riserva sotto l’ombrellone, all’ora di pranzo. Quella tendenza tutta italica di “vestirsi a cipolla”, magari proprio per alleggerire una valigia eccedente e per non contraddire i consigli della nonna, anche a 30 anni suonati, gli italiani, aspettano le 4 ore di digestione sotto l’ombrellone. A 20 anni la valigia è piena di costumini sexy e infradito, make up da pin-up e bastone da selfie, a 40 anni invece, i bagagli sono raddoppiati, pieni di rughe, ricordi e vecchi nei cotti al sole. A tutte le età, non si toglie la canottiera, nemmeno ad agosto. Perché asciuga il sudore.

Ma qualunque sia la vacanza la verità è che partire è sempre più emozionante, con la voglia di abbandonare tutto, di andare al mare, degustare, dialogare e pianificare, e un’altra verità è che tornare, fa un po’ cagare.

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