30 Dicembre 2020 - 10:45

Vaccino Covid, la UE mette una toppa sul caso Germania

vaccino, austria

La UE ordina altre 100 milioni di fiale di vaccino, di cui 13,5 milioni destinate all’Italia, cercando di calmare gli animi sul caso Germania

Tutti avevano capito che il vaccino è estremamente prezioso. Oro liquido dal quale dipende la ripartenza economica di intere nazioni. Talmente prezioso che da noi sarà l’esercito ad occuparsi della distribuzione e, versosimilmente, a tenere lontano i malintenzionati dai convogli e dai depositi nazionali. Così prezioso che l’acquisto delle dosi è centralizzato: se ne occupano direttamente la UE e gli Stati Membri. Per questo ha fatto molto clamore il caso della Germania, che ha deciso di acquistare unilateralmente altre 30 milioni di fiale del vaccino Pfizer-BioNTec.

La scelta tedesca ha suscitato un vespaio di polemiche, specialmente nel nostro paese, perché oltre a scavalcare direttamente la UE viene meno al princìpio di solidarietà tra Stati Membri. Per altro in un momento storico come questo, dove tutti, a parole almeno, parlano di solidarietà e leale collaborazione. Ed è così che la UE è dovuta intervenire per mettere una toppa sul buco e placare gli animi.

Abbiamo deciso di prendere altre 100 milioni di dosi aggiuntive del vaccino Pfizer-BioNTech, già in uso. Avremo quindi 300 milioni di dosi di questo vaccino, che è stato valutato sicuro ed efficace. Altri vaccini seguirannofa sapere, infatti, Ursula Von Der Leyen. Nessun richiamo ufficiale alla Germania però, né ammonimenti diretti o indiretti. Insomma, per la UE non è successo niente.

I soliti interessi nazionali?

Dal momento che né la Germania né le istituzioni europee sembrano intenzionate a dare ulteriori spiegazioni, si possono solo fare speculazioni. Forse la Germania ha semplicemente perseguito gli interessi nazionali come molti affermano, o forse si è portata semplicemente avanti rispetto all’accordo appena siglato dalla UE. Ma se così fosse, significa che la Germania era già a conoscenza dei piani della UE? Insomma, quale che sia la verità, non ne escono certo benissimo.

Ad avvalorare entrambe le ipotesi, c’è il fatto che la BioNtech è tedesca: la Germania può quindi chiudere accordi senza problemi, ma anche ricevere soffiate senza problemi. Ad ogni modo però, la storia è finita nel migliore dei modi. Anche se la UE non ha fatto sentire la sua voce in merito, ha comunque reso disponibili altre 100 milioni di fiale di vaccino.

L’Italia nella vicenda

L’Italia è probabilmente il paese che ha protestato di più per questa vicenda. Ed ora è il paese che riceverà altre 13,5 milioni di fiale del vaccino Pfizer-BioNTech, che si aggiungeranno alle oltre 200 milioni già acquistate. Sono il 13,5% dell’intero nuovo ordine fatto dalla UE, non è poco, e ognuno può trarne le conclusioni che preferisce. Sta di fatto che la guerra dei vaccini è cominciata e che non ci possiamo permettere di farci trovare impreparati. L’unico vaccino completamente italiano, quello prodotto da Reithera, dovrebbe arrivare in estate.

Un’altra buona notizia arriva sul fronte delle dosi: utilizzando siringhe del tipo “Luer Lock” è possibile estrarre 6 dosi di vaccino da ogni fiala e non più 5 come ipotizzato in precedenza. L’Italia, per tramite del Commissario Arcuri, ha già deciso da tempo di acquistare questo tipo di siringhe e questa scelta aveva sollevato molte polemiche perché le Luer Lock costano di più delle siringhe normali, che sono state preferite da altri Paesi. Ma il tempo è stato galantuomo: con le siringhe speciali abbiamo speso 1,7 milioni di euro in più, ma con le dosi aggiuntive che riescono ad estrarre si risparmiano 63 milioni. Insomma, non sarà l’investimento del secolo, ma quasi.