Valentina Lodovini apre l’edizione 2015 dell’Italian Movie Award
Tra ospiti, proiezioni e applausi si è appena conclusa la prima serata dell’Italian Movie Award. La prima attrice ad essere premiata con il “Vitruviano d’argento” è stata Valentina Lodovini
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Il festival del cinema di Pompei, presieduto e diretto da Carlo Fumo, ha tagliato i nastri di partenza questa sera alle 20.30, nell’anfiteatro del parco naturale del centro commerciale La Cartiera, affidandosi a Luca Abete, lo storico inviato dalla Campania di Striscia La Notizia. All’abile presentatore è stato affidato il compito di chiamare sul palco il presidente e direttore artistico Carlo Fumo, al suo fianco dal 4 al 12 luglio.
Riprendendo le fila del discorso tenuto l’ultima sera dell’edizione 2014, chiuso con un arrivederci all’anno 2015 con il tema dell’alimentazione come stile di vita, Carlo Fumo saluta il suo pubblico e chiama sul palco alcuni ospiti. Mentre il direttore del centro commerciale Piergiorgio Cesaro evidenzia il rapporto con il festival, Valeria Lubrano Lavadera, responsabile marketig di Sogeprim (la società di gestione di La Cartiera), ribadisce quanto sia formativa l’esperienza della MasterClass dell’Italian Movie Award, completamente gratuita. Poi sono chiamati sul palco due degni rappresentanti dell’ambito cinematografico: Roberta Inarta e Carlo Picone. A loro sarà affidata la MasterClass 2015.
Entrando nel vivo del festival, dopo la premessa doverosa a quanto è stato fatto e quanto si farà in questa nuova edizione dedicata all’EXPO, in 8 minuti avvincenti il pubblico si è reso conto della grandiosità di un evento, che da sette anni fa parlare di sé, riuscendo a coniugare temi sociali e cinema.
L’anima del festival è la Short Social Competition, il concorso di cortometraggi che, quest’anno, porta sul grande schermo dell’anfiteatro il tema del cibo. Delle opere pervenute, dopo un’attenta analisi affidata ad una giuria internazionale di illustri rappresentanti del settore cinematografico italiano presieduta dal Prof. Dott. Antonio Giordano, ne sono state scelte sei.
Il difficile ruolo dei giurati è stato svolto con professionalità e passione da: Valerio Caprara (critico cinematografico), Vittorio Sodano (truccatore nominato all’Oscar per il film Il Divo di Sorrentino), Gateano Carito (fonico premiato con 5 David di Donatello), Alessandro Bencivenni (sceneggiatore), Antonio De Rosa (docente della Scuola di Cinema di Gian Maria Volontè), Giuseppe Cozzolino (docente di Cinema all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli), Roberta Inarta (direttrice della Scuola di Cinema di Napoli) e Fabiana Sera (doppiatrice e speaker radiofonica).
A questo punto Luca Abete può dire il nome del primo corto scelto, prodotto in Spagna nel 2013: El hombre mas famoso del mundo. Il lavoro è del regista Ruben Barbosa, assente perché impegnato in Spagna per le riprese del suo film. In 12 minuti il regista, come ha raccontato Carlo Fumo esponendo al pubblico la trama, è riuscito a rendere compartecipi gli spettatori della storia di Javier, un giovane enologo, e Alice, una giornalista americana. Si spengono le luci e viene proiettato il corto.
Come ogni festival, l’attenzione dei fotografi è per il primo artista premiato con il “Vitruviano d’argento” dell’edizione 2015 dell’Italian Movie Award. Tra flash, applausi e complimenti, percorre il red carpet una delle più grandi attrici italiani degli ultimi 10 anni, famosa al grande pubblico per la sua interpretazione, premiata con il David di Donatello, di Benevenuti al Sud: Valentina Lodovini.
L’attrice, meritevole dei grandi risultati raggiunti, ha lavorato con i grandi maestri del cinema italiano; solo per citarne alcuni: Carlo Mazzacurati, Paolo Sorrentino e Francesca Comencini. Di origini umbre, la bella attrice di adozione toscana, non è nuova al pubblico dell’Italian Movie Award.
L’attrice sarà premiata alla fine dell’intervista, condotta da Carlo Fumo e Luca Abete, per il film di Alessandro Genovesi, Ma che bella sorpresa.
Carlo Fumo incuriosito dal ruolo di Giada, una “malata d’amore” con l’arduo compito di far riaccendere il cuore e la vita del protagonista Claudio Bisio, che interpreta Guido, spinge la sua ospite a raccontare qualcosa di più sulla sua vita sentimentale, ma Valentina si dichiara “fidanzata con il cinema”, il suo primo amore.
Con la domanda sul film Fortapàsc girato a Torre Annunziata, si inizia a parlare di Giancarlo Siani, il giornalista campano ucciso dalla camorra. Valentina lo definisce “un ragazzo come tanti” e poi aggiunge: “Con lui è stata uccisa la libertà di parola”. Riferendosi alla storia di Siani, conclude con queste parole: “Il silenzio è una delle armi più importanti della criminalità organizzata”. Carlo Fumo, riferendosi a quella che l’attrice definisce una “morte assurda”, evidenzia che: “C’è bisogno di più giornalisti giornalisti”.
Nel corso dell’intervista si scopre che la Campania, per Valentina, è la regione che l’ha adottata a partire da Fortapàsc, a cui deve tanto, per finire con il successo di Benevenuti al Sud e, poi, di Benvenuti al Nord.
Dal cinema alla politica il passo sembra essere breve per l’abile presentatore. Chiedendo del suo rapporto con la politica, scherzando sulle doti attoriali dei politici italiani e incitando l’attrice a fare un discorso elettorale, Luca Abete riesce a far dire pubblicamente a Valentina Lodovini: “Io penso che il nostro problema è che non abbiamo mai fatto la rivoluzione. Una forma di rivoluzione non violenta ci dovrebbe essere”.
Dopo la breve parentesi, che ha regalato agli spettatori siparietti simpatici e spontanei, Carlo Fumo e Luca Abete portano l’intervista sul tema dell’edizione 2015 dell’Italian Movie Award: alimentazione come stile di vita. Scopriamo che per l’attrice “la cosa più sana sta nelle proporzioni e nel mangiare prodotti italiani”.
Dopo aver risposto alle numerose domande dei presenti sul mondo del cinema ed essersi mostrata una ragazza umile senza pregiudizi e preconcetti, sempre pronta ad imparare, Valentina si sofferma sullo studio meticoloso dei personaggi da interpretare. A proposito del grande impatto formativo dei ruoli interpretati in tutti i suoi film per la sua persona, l’attrice precisa: “Mi sono resa conto che tutti i miei personaggi mi servono per crescere come donna”.
Valentina Lodovini, rispondendo ad una domanda del pubblico, si riferisce al cinema come a un mezzo che, “quando denuncia, può risvegliare le coscienze”. E l’Italian Movie Award, in questa prima serata, ha veramente risvegliato le coscienze dei presenti riuscendo nella sua mission: coniugare cinema e temi sociali.
A conclusione della serata, prima del premio e delle foto di rito, il direttore artistico chiede un applauso per il grande maestro del cinema Carlo Mazzacurati, venuto a mancare l’anno scorso. Tra foto e applausi, dopo la consegna del premio a Valentina Lodovini da parte di Edmondo Gallo di Tecnoscuola, sostenitore del festival, si conclude la prima parte della serata dando il via all’esibizione di Elisabetta Vilni, giovane promessa della lirica pompeiana, e alla proiezione del film Ma Che Bella Sorpresa.
L’appuntamento, dopo la prima serata dell’Italian Movie Award, è per domani alle 20.30 presso l’anfiteatro del parco naturale del centro commerciale La Cartiera con Giovanni Esposito e Serena Rossi e la proiezione del film Song ‘e Napule.
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