18 Settembre 2023 - 12:38

Variante Eris: cosa sapere sulla variante

Variante Eris: quanto dura, come cambiano i sintomi e perché è più contagiosa. Scopriamolo insieme

covid Variante Eris

A settembre 2023, ha attratto su di sé le attenzioni delle autorità sanitarie una nuova variante di SARS-CoV-2, sottoposta a monitoraggio da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): si tratta di Eris o variante EG.5. Da uno studio, è emerso che Eris sia la variante più presente al 41,9%, rappresentando la Variante di Interesse (VOI) maggiormente rilevata in Europa, Stati Uniti e Asia

Che cos’è EG.5 o variante Eris?

EG.5, soprannominata “Eris”, è una variante di SARS-CoV-2 (coronavirus responsabile della sindrome respiratoria nota come COVID-19) caratterizzata da un notevole incremento di casi, tanto da renderla la Variante di Interesse (VOI) maggiormente rilevata in Europa, Stati Uniti e Asia, a settembre 2023.

EG.5 era segnalata per la prima volta il 17 febbraio 2023 e designata dall’OMS come variante sotto monitoraggio il 19 luglio 2023. Con la classificazione di variante di interesse, viene allineata al livello di rischio già associato ad altre varianti del coronavirus quali Arturo e Kraken.

Sintomi e durata

I sintomi derivati dalla variante Eris comprendono: mal di gola, tosse secca, congestione, naso che cola, dolori muscolari e articolari. Meno diffusa, rispetto alle precedenti varianti, la perdita del gusto e dell’olfatto. Chi viene colpito dalla variante Eris del Covid in media ha i sintomi sopra elencati per cinque giorni, solitamente in una forma lieve. La positività al virus tuttavia può durare fino a due settimane

Ulteriori studi hanno appurato come questa ultima variante di Omicron riesca ad eludere le difese immunitarie anche dopo una prima infezione o la vaccinazione, dimostrandosi resistente agli anticopri residui.