31 Maggio 2021 - 10:54

Vera Gemma: “Donne, credete di più in voi stesse e siate solidali”

anticipazioni l'isola dei famosi news

E sulle sue colleghe all’Isola dice: “Valentina non è un grande esempio di solidarietà  femminile. Fariba, come me,ha combattuto contro tutti”

Ad una settimana dalla Finalissima della quindicesima edizione de l’Isola dei Famosi, in diretta lunedì 7 Giugno su Canale 5, l’ex naufraga Vera Gemma affida a Zon.it il suo “pronostico al contrario”: “Tutti a chiedermi chi voglio che vinca. Finalmente qualcuno che mi pone questa domanda in maniera più creativa: non deve assolutamente vincere Valentina Persia”.

Così, di netto…

Sì. Valentina per me non deve vincere perché non la reputo solidale con le donne: io ho provato più volte a fare un passo verso di lei, anche quando ho fatto il suo nome come leader. Ma questi appelli di pace non sono stati mai raccolti: Valentina è sempre rimasta aggressiva nei miei confronti, non ha mai provato ad avvicinarsi, nemmeno un giorno che io sono stata malissimo: era il compleanno di mia madre ed ero triste, perché l’ho persa che avevo vent’anni.

Insomma Valentina non ti sta per niente simpatica…

Ha provato anche ad imitarmi ma il risultato è stato pessimo. Al di là di questo, la reputo una grande stratega: con una sua vittoria passerebbe il messaggio che ogni mezzo è lecito per arrivare ad un obiettivo. Io preferisco pensare che si debba sempre rimanere se stessi, anche a costo di perdere. Quando sei sincero è chiaro che il pubblico lo dividi, tra chi non ti sopporta e chi ti ama. Ma chi ti ama, chi ti sceglie, lo fa per davvero, e lo capisco quando qualcuno mi ferma per strada e mi riempie di complimenti. Io ringrazio, mi giro e mi commuovo.

E se alla fine la spuntasse Miryea? Sarebbe un bel riscatto anche per te ed Elisa Isoardi in ricordo delle settimane in cui avete vissuto insieme su Playa Esperanza…

Assolutamente. Una vittoria di Miryea sarebbe fantastica, anche solo per vedere le facce di coloro che l’hanno sempre reputata una stratega, una banderuola, una svampita. Quando invece Miryea è molto più di questo, ha una storia forte alle spalle. E in più è esattamente così, come la vedi: ha un’ingenuità che fa quasi tenerezza, tenta sempre di vedere il buono in tutti.

Mentre invece gli altri…

Guarda, io credo che gli altri siano meglio di come appaiono in tv. All’Isola l’obiettivo è arrivare in Finale e vincere, quindi è chiaro che si cerchi l’approvazione del pubblico. Ma fammi dire ancora una cosa su Playa Esperanza…

Prego…

Quello è stato il periodo più bello della mia “Isola dei Famosi”. Perchè io, Elisa e Miryea eravamo l’una al servizio dell’altra per far venire fuori la nostra parte migliore: e così di Miryea è venuta fuori la sua storia, oltre le apparenze, di Elisa è venuta fuori la sua parte più sensuale e più femminile che forse fino ad oggi ha tenuto maggiormente nascosta, ed io mi sono lasciata andare e ho parlato tanto con loro di me, per esempio del dolore per la perdita di mamma e papà.

La “solidarietà femminile” è un concetto in cui credi molto mi sembra di capire…

Assolutamente. Le poche amiche che ho sono tutte solidali con me ed io con loro, godo dei loro successi.

Tra le amiche di cui puoi fregiarti c’è Asia Argento, che era per te in studio all’Isola a sostenerti poco prima che uscissi…

Io ed Asia abbiamo vissuto così tante cose insieme che definirci solo amiche sarebbe riduttivo: siamo proprio sorelle. Noi lo diciamo spesso, che la famiglia è anche quella che ti scegli e che a farti sorella di qualcuna non è solo il sangue. E per me Asia è sorella quanto la mia sorella di sangue Giuliana. Sai, spesso si dice che quando si è amiche di lunga data, si finisce per assomigliarsi: sorrido quando dicono che io e Asia abbiamo la stessa voce o lo stesso atteggiamento; quel che è certo è che entrambe abbiamo sempre avuto il coraggio di essere noi stesse, oltre ogni convenzione borghese, ma senza che ci fosse la volontà di scioccarli, questi borghesi. Questo nostro andare controcorrente ci ha portato spesso sul rogo, come delle “streghe”.

Il fatto di essere entrambe figlie di due grandi nomi del cinema italiano, vi ha in qualche modo unite? Non so, magari vi siete fatte forza a vicenda quando il mondo stentava a riconoscervi una vostra autonomia, una vostra identità al di là dell’etichetta di figlie di…

Sicuramente questa cosa ci ha unite. Poi Asia ha fatto una carriera straordinaria a prescindere da suo padre. E pure sai che ancora oggi, nonostante tutto quello che Asia ha dimostrato di saper fare, c’è ancora chi le dà della raccomandata?  Succede anche a me: pensa che hanno detto addirittura che ho fatto l’Isola perché raccomandata da mio padre. Esternazioni del genere denotano la poca sensibilità di chi le pronuncia: come può mio padre avermi raccomandata se è morto nel 2013? Certo che è difficile essere figli di, perché devi dimostrare il doppio. E in famiglia non hanno mai lasciato che ci cullassimo nei nostri privilegi, anzi ci hanno educato al sacrificio: questa cosa me la sono portata anche sull’Isola, se hai visto non ho pianto mai e non mi sono mai lamentata.

Ci sarà stata però qualche cosa che ti ha messo in difficoltà…

Guarda, ti sono sincera. Prima di partire non mi spaventava davvero nulla. Certo l’incognita per un’esperienza nuova, e l’Isola dei Famosi non la capisci finchè non la fai, ti dà sempre un po’ di preoccupazione. Ma in generale ho fatto così tante cose, affrontato sfide difficilissime nella mia vita (Vera Gemma è stata addirittura domatrice di leoni e tigri, ndr.)… che paura volevi mi facesse l’Isola? Forse il rapporto con gli altri, la convivenza, quella sì è stata difficile da gestire.

E perché?

Guarda, nei miei confronti era proprio guerra aperta: io mi avvicinavo e loro uno ad uno se ne andavano. Come me lo spiego? Il fatto di essere assolutamente vera mi ha resa un personaggio scomodo, non mi sono mai prestata a giochetti del tipo mettersi d’accordo per le nomination, non ho mai cercato l’approvazione del gruppo e del pubblico solo per arrivare in Finale, come invece hanno fatto e fanno molti. In generale io sono tutto tranne che un personaggio rassicurante: non mi ci vedo, per dirti, a condurre un programma mattutino su Raiuno. Preferisco che tu dopo aver parlato con me vada in crisi, ti faccia delle domande.

Hai detto “non mi ci vedo a condurre un programma mattutino su Raiuno”. Quale sarebbe allora il programma perfetto per Vera Gemma?

Che bello! Con questa domanda mi dai l’opportunità di chiarire una volta per tutte una cosa. Ho letto di tutto sul web, di mie ipotetiche candidature per il GfVip e Temptation Island Vip, una confusione… Chiarisco: Vera Gemma non si candida a niente, la dovete chiamà e poi si valuta.

Lo scrivo a caratteri cubitali…

te prego. Che poi questa cosa di “candidarsi” è proprio da sfigati, diciamocelo. E’ come se una si dovesse candidare per essere la fidanzata di qualcuno: ma io se mi piaci te lo faccio capire in trenta secondi, se mi vuoi mi prendi sennò ciao.

E qual è la tua arma di seduzione principale?

Credo il mio essere diretta. Tra i giovani e le giovani di oggi vedo una grande difficoltà a comunicare. Ti piace uno? Glielo devi dire!

E’ questo tuo essere diretta che ha conquistato Jeda?

Credo di sì. E ci metto anche la capacità di capirlo e ascoltarlo, quella di coniugare divertimento e profondità. E poi ovviamente c’è un particolare non trascurabile…

Quale?

Ma che sono terribilmente, sexy ovvio! Mai un rifiuto da un uomo. Sai cosa? Io credo che non sia assolutamente vero che per colpire un uomo bisogna essere discrete. Agli uomini piace la femminilità ostentata, sennò andavano da un’altra parte.

C’è qualcos’altro che vuoi dire alle nostre lettrici e alle donne in generale?

Di crederci di più: a 50 anni si può essere sexy quanto e più delle ventenni. Io sono arrivata all’Isola con un unico obiettivo: essere la sex-symbol del programma, e quando sono uscita ho letto titoloni tipo La Sexy Vera Gemma, la provocante Vera Gemma. Incredibile!

Ci hanno creduto…

Ci hanno creduto perché sei tu a decidere cosa vedono di te gli altri: prima o poi il messaggio arriva.

Torniamo all’Isola… sei uscita dopo una nomination con Fariba. Che idea ti sei fatta del suo percorso, c’era davvero un branco contro lei?

Guarda… Se c’è una che, come me, ha combattuto da sola contro tutti quella è stata Fariba: io le voglio bene e siamo amiche. Di recente mi ha scritto L’Isola mi ha regalato una cosa bellissima… Te!.  E sì, credo assolutamente che contro di lei ci fosse un branco. Lei ha i suoi difetti, è molto logorroica per esempio, ma c’è molto più di questo: Fariba è una donna coraggiosa, combattiva e con un grande senso dell’umorismo.

Fariba ha una fanbase fortissima e forse non sarebbe toccato a te sfidarla se Francesca Lodo non ti avesse nominata, proprio nella settimana in cui sembravate esservi riavvicinate…

Francesca è stata una delusione. Mi sono avvicinata perché c’era una parte di lei che mi incuriosiva, volevo farla venir fuori, riscattarla in qualche modo, visto che da anni era lontana dalla tv. E ti dirò… in spiaggia eravamo davvero unite. Poi, invece, in Palapa continuava ad attaccarmi e nominarmi. Per quanto riguarda l’essere uscita con Fariba, invece, io ho sempre detto di voler andare in nomination con i più forti. Non mi sono mai tirata indietro, neanche quando Awed non voleva nominare Gilles Rocca per non mandarmelo contro.

Ecco, a proposito di Awed: la tua “prima” Isola è stata caratterizzata dal suo tradimento. Quando sei arrivata su Playa Esperanza lui subito ha tentato di riavvicinarsi al gruppo che invece vi aveva isolato…

Lì per lì ci sono rimasta malissimo. Poi ho capito che quello di Awed è stato istinto di sopravvivenza. Doveva scegliere, e tra il continuare a giocare da solo e azzerare tutto e provare a cucire i rapporti, ha scelto intelligentemente quest’ultima strada. Lo capisco e gli voglio bene: nei primi giorni sull’Isola, quelli dei morsi della fame a cui non sei abituato, lui mi è stato vicinissimo e mi ha fatto morir dal ridere. Gli voglio bene e lo reputo un amico. Mi è capitato poche volte di poter parlare di amicizia con gli uomini, ma quando succede per me diventano fratelli. Anche con Gennaro Lillio a Pechino Express è stato così.

Isola dei Famosi e Pechino Express: puoi dire di aver fatto due dei programmi più faticosi della tv italiana…

Assolutamente sono i programmi più faticosi della tv italiana, ognuno per delle proprie caratteristiche. Ecco perché adesso forse basta fare la concorrente di reality. Ti dirò, invece, che mi vedrei bene come opinionista: porterei senz’altro la mia passione per lo studio della mente delle persone, la psicologia. E poi i reality mi piacciono anche da spettatrice. Mi piace spiare le vite delle persone, studiarle, osservare le dinamiche che si creano.

E dopo l’Isola come è stato il ritorno alla realtà?

Il ritorno alla realtà lo associo ad una terribile immagine di me che mangio la qualunque in un aeroporto di Città del Messico: io amavo la mia vita già prima dell’Isola, ora la apprezzo ancora di più. Sembra banale ma è così: diamo per scontate cose che scontate non lo sono affatto, come dormire su un letto o ordinare da mangiare in un ristorante.

Mentre tu eri in Honduras, in studio nasceva un vero e proprio fenomeno: Jeda!

(ride e riferisce a Jeda il tono trionfale della mia esternazione, ndr.) Sai qual è il segreto? Innanzitutto Ilary Blasi l’ha capito, l’ha preso in simpatia e l’ha saputo valorizzare, ma poi lui è uno che è diventato famoso suo malgrado, non ha scalpitato per un posto davanti alle telecamere, e questo ha fatto presa sul pubblico. Con quegli occhi che sembra un cerbiatto smarrito…

Un uomo normale…

… che però nella sua normalità è speciale: è questo che mi ha colpito di lui. La sua è una storia difficile, ed io mi auguro possa essergli data voce per raccontarla.

Vera Gemma: “Papà Giuliano il mio primo, grande amore”

Anche la tua è una storia importante e densa… Hai vissuto tante vite in una, da giovane hai anche fatto la spogliarellista…

… Che infatti pure così l’ho conquistato Jeda, sai che balletti? (ride).

E oggi che rapporto hai con il tuo corpo?

Guarda, sempre per quella scomoda sincerità di cui parlavamo prima, io non ho mai fatto mistero di essermi rifatta. Sono una sostenitrice della chirurgia estetica. E sui social pensano di ferirmi quando dicono “Che schifo, sei tutta rifatta!”. Ma con me cascano male, perché io sono innanzitutto una persona molto autoironica, e poi li brucio sul tempo. Sono anni che dico che sò rifatta, con quel commento scopri l’acqua calda. La verità è che la gente parla troppo, e parla spesso senza sapere: forse vuole trovare un alibi ai suoi fallimenti.

Sei sicuramente abituata a sedurre, ma c’è qualcosa che ti infastidisce nello sguardo di un uomo?

Guarda, la mia fisicità prorompente di certo non mi aiuta a passare inosservata. Quando cammino per strada è chiaro che incroci degli sguardi, non so mai se di apprezzamento o no. Suonerà strano ma delle volte mi imbarazzo, perché una cosa è la tv e una cosa è la vita di tutti i giorni. Poi io, di carattere, sono una che vive ogni  sguardo di troppo come una sfida: più di una volta, anche recentemente, mi è capitato che mi fissassero con insistenza e di pensare “che c***o guardi”, poi mi ricordo che ho fatto un reality e mi guardano per quello. Devo abituarmici.

Ma il primo uomo di una bambina e poi di una donna è il suo papà…

Io ho capito subito che il mio non era un papà come gli altri (se non altro perché risponde al nome di Giuliano Gemma ed è icona del cinema italiano di genere western, ndr.). Facevo la fila con la babysitter per andare al cinema ogni volta che usciva un suo film e vedevo folle lunghissime che lo amavano, lo adoravano. Io sono nata nel momento di massima popolarità di Giuliano Gemma, era un divo, una star. Per ogni bambina il proprio papà lo è.  Diciamo che io ero agevolata: figlia di uno degli uomini più belli al mondo che mi faceva fare una vita da principessa, tra case e viaggi. Forse è per questo che io non ho mai cercato l’uomo ricco: perché tutto ciò che avrei potuto desiderare, l’ho ricevuto già da mio padre. Ma attenzione: non giudico le donne che desiderano avere accanto un uomo ricco, è giusto che vogliano assaporare cose che magari non hanno mai avuto. Alla fine sai perché mio padre era un uomo davvero speciale? Perché nonostante tutte le possibilità che aveva e ci dava, non si dimenticava mai da dove era partito, era un uomo del popolo.

Tutto molto idilliaco. Ma non c’è stato mai un momento in cui hai sofferto la mancanza di tuo padre? Magari lui era sul set e tu invece l’avresti voluto vicino…

Beh, magari è vero che era spesso lontano per lavoro. Ma quando c’era era molto presente: era lui che veniva a prendermi a scuola, per esempio. E quando capitava che dovesse stare fuori per molto tempo, dopo un po’ eravamo noi a raggiungerlo. Ed era bellissimo perché voleva dire viaggiare, vedere posti nuovi, stare a contatto con gente di grande spessore. E poi… mangiare cose mai assaggiate e respirare l’aria del set. Sono stata molto fortunata.