Nuovo logo per Villa d’Este e Villa Adriana, due esempi di straordinaria bellezza artistica
La bellezza delle fontane di Villa d’Este conquista il mondo
Un nuovo logo per Villa Adriana e Villa d’Este. Questa una delle principali novità, giunta nelle scorse ore, dalla direzione del polo culturale, con a capo Andrea Bruciati. A disegnarlo Francesco Armitti. Rientrano nel logo anche il Santuario di Ercole Vincitore, il Mausoleo dei Plautii e la Mensa Ponderaria. I due siti annualmente e quotidianamente sono visitati da tantissimi turisti, provenienti da ogni dove del mondo. Un complesso quello delle due ville, dal punto di vista sia architettonico sia archeologico, incantevole. Da quando è stato istituito l’ingresso gratuito la prima domenica del mese, sono stati sempre più numerosi quelli che affollano i due siti a Tivoli.
La bellezza di Villa d’Este, voluta dal Cardinale Ippolito d’Este, può essere ammirata tanto negli appartamenti quanto nei giardini, dove sono presenti fontane monumentali. Tra terrazzi e pendii, scendendo la doppia scala, dopo un breve loggiato coperto, si arriva al vialone. Da qui, la Gran Loggia sulle campagne tiburtine e la Grotta di Diana, decorata con mosaici di pietre, stucchi ad alto e bassorilievi.
Si prosegue con la celebre Fontana dell’Organo, che deve il suo nome al meccanismo ad acqua presente al suo interno; la Fontana dell’Ovato, la Grotta di Diana, la Fontana del Bicchierone e la Fontana delle Civette. E ancora la Rometta, insieme di vasche e zampilli al cui centro è rappresentata Roma in trono e le Cento Fontane, progettate da Pirro Ligorio, che fiancheggiano un viale lungo cento metri. La più imponente è la Fontana di Nettuno per la quantità d’acqua ed i potenti zampilli che proiettano in aria alti schizzi. Al cospetto della Fontana dell’Organo fanno mostra di sé le peschiere, contornate da vegetazione. Nella parte più bassa del giardino spazio per la Rotonda dei Cipressi, un piazzale contornato da giganteschi alberi di cipresso.
Villa Adriana: un sito archeologico da scoprire
A pochi chilometri di distanza dallo splendore di Villa d’Este si può giungere a Villa Adriana, costruita tra il 118 e 138 d.C. dall’Imperatore Adriano. Il complesso è distribuito su un’area di circa 120 ettari. Nel 1999 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Si tratta di un’area archeologica che conduce indietro nel tempo il visitatore dal Complesso del Pecile, una piazza colonnata di forma quadrangolare decorata da un bacino e circondata da un portico al Teatro Marittimo, al cui interno si innalza un portico circolare a colonne ioniche che si affaccia un canale al cui centro sorge un isolotto; dalle Grandi Terme, suddivise in Piccole Terme, destinate agli ospiti e alla famiglia imperiale e Grandi Terme, riservate al personale addetto alla Villa alla Sala dei Filosofi, la sala intermedia tra la Piazza del Pecile e all’Antinoeion con le Cento Camerelle, identificato come luogo di culto dedicato ad Antinoo.
Si prosegue con la maestosa Piazza d’Oro, un complesso con una vasca centrale rettangolare, con colonne, portici a pilastri; gli Hospitalia, luogo dove soggiornavano i soldati romani di guardia ed il Teatro Greco. Nelle scorse settimane, il Direttore Bruciati, ha rappresentato Villa d’Este e Villa Adriana a Verona in occasione della XIV Giornata del Contemporaneo. Due esempi, dunque, di straordinaria bellezza artistica a pochi passi da Roma.
Giovanni Iodice
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