11 Giugno 2018 - 11:22

Vittorio Sgarbi eletto sindaco a Sutri in provincia di Viterbo: invoca un “Rinascimento”

vittorio sgarbi

“Rinascimento” è la parola chiave che Vittorio Sgarbi ha portato a Sutri, comune in provincia di Viterbo dove è stato eletto Sindaco

Con il 58,97% (pari a 2207 voti), Vittorio Sgarbi ha trionfato alle elezioni comunali di Sutri, in provincia di Viterbo. Sgarbi ha così superato il suo avversario della Lista Civica Sutri, Luigi Di Mauro, che si è fermato al 41,20%. Ricordiamo che Sgarbi, aveva già ricoperto la carica di sindaco dal 2008 al 2012 a Salemi, comune siciliano.

Il neo-sindaco di Sutri si è subito dichiarato soddisfatto e ha inneggiato al Rinascimento per il piccolo paese di circa 6 mila e 600 cittadini che lo ha premiato. Il critico d’arte, deputato della Repubblica, a partire dalla campagna elettorale aveva preso come impegno quello di rilanciare il borgo con l’obiettivo di trasformare Sutri nella nuova Spoleto.

“Sutri è disordinata, è sporca, il centro storico è pieno di fili della luce penzolanti, che c’è ovunque la plastica, dappertutto, nei ristoranti, tra le vie. Sedie, vasi di plastica. Occorre un minimo di decoro. Una città bella deve avere il legno, il cotto, deve poter vivere nell’idea della Bellezza”.

Annunciando la sua candidatura Sgarbi aveva deciso di rinunciare a ogni indennità e di lavorare a titolo gratuito. Queste le sue parole: “Come deputato presenterò subito una proposta per Sutri città d’arte. Inoltre, porterò un contributo annuale alle iniziative culturali di 25.000 euro attraverso la Fondazione Ligabue. Sutri deve diventare come Spoleto. Coinvolgerò anche la Fondazione Fendi. La cultura deve trionfare”. 

Inoltre la sua idea è quella di far nascere a Sutri il Museo della Tuscia, polo espositivo internazionale per le grandi mostre. Il suo obiettivo:Sarà un polo attrattivo mondiale capace di racchiudere nelle magnifiche stanze della sede vescovile, che rinascerà come Palazzo Doebbing. La mia intenzione è restituire a Sutri il posto che merita nella storia. Sarà un Rinascimento politico, economico e morale. Nessuno, se vorrà, sarà lasciato indietro”.

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