Vladimir Luxuria: “Mi piacerebbe avere un figlio”
In un’intervista al “Corriere della Sera”, l’attivista e opinionista tv Vladimir Luxuria, si racconta a tutto campo: dalle aggressioni omofobe al desiderio di maternità
E’ Vladimir Luxuria, ex parlamentare e oggi attivista e opinionista tv, la protagonista di “Futura”, la rubrica settimanale del “Corriere della Sera”, che ogni venerdì giunge direttamente nelle caselle di posta elettronica degli iscritti alla newsletter dedicata.
Nell’intervista a Roberta Scorranese, l’ex vincitrice del reality “L’Isola dei Famosi” si è raccontata a tutto campo, partendo dalle aggressioni omofobe subite quando era appena adolescente fino alla riscoperta di sè stessa grazie alla fede:
“Sai cosa significa essere gay al Sud negli Anni Settenta-Ottanta. Significa che le prendevi e basta, anche senza una ragione precisa: arrivavano in gruppo, armati di bastoni e ti picchiavano”, ricorda Vladimir, che poi torna con la mente ad un incontro che le ha cambiato la vita: quello con Don Gallo;
“Incontrai Don Gallo in diretta sulla Rai: mi disse che essere transgender era un dono di Dio. Diceva che chi mi picchiava non aveva mai letto il Vangelo (…)”
Poi Luxuria si lascia andare ad una confessione:
Solo oggi che sono tornata a pregare ho capito che in me c’e’ un desiderio che non si e’ mai spento: quello di avere un figlio
L’arrivo a Roma e l’amore per una donna
Quando parla del suo arrivo a Roma, Vladimir Luxuria passa in rassegna uno dei periodi più difficili della sua vita, caratterizzato anche da abuso di alcool e stupefacenti. Nello stesso giro di anni, incontra Sarah, una donna di cui Vladimir si è detta innamorata:
Ne ero attratto ma non ebbi alcun rapporto intimo. Per me c’e’ sempre stata, Poi e’ morta e suo figlio mi ha cercata per dirmi che la madre gli ha parlato a lungo di me
Ed oggi come sta il cuore di Vladimir Luxuria? “E’ appena finita la storia con un ragazzo curdo: se n’è andato in Germania”, confessa lei in chiusura, “ma sono certa che un amore arriverà ed io sarò bellissima”.
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