Yulin, l’orrore del commercio della carne di cane in Cina
Continua a Yulin il Dog Meat Trade, ovvero lo sterminio dei cani per potersi cibare della loro cane. Davide Acito è tornato in Cina con la stilista Elisabetta Franchi
A Yulin il Dog Meat Trade continua. Lo sterminio della carne dei cani fatto in Cina, allo scopo di mangarli, è documentato ancora una volta da Davide Acito e la stilista-animalista Elisabetta Franchi.
Davide, che aveva adottato un cane salvato dal mattatoio cinese ma morto in inverno, descrive come strazianti le torture, nonchè i tavoli da macellaio grondanti di sangue e i cani scuoiati vivi.
Carne più buona dopo la violenza
Secondo la tradizione asiatica, infatti, la carne di questi animali diventerebbe più tenera dopo essere satata sottoposta a violenza. Così imprigionano i cani in gabbie, privati del nutrimento e poi percossi con bastoni, oppure bolliti vivi.
Elisabetta Franchi, stilista e animalista, ha creato una moda cruelty free e un Island Dog Village EF, per salvare tanti esemplari dalla tortura.
Ha raccontato di aver contattato l’attivista dopo aver visto un suo post di Instagram, pensando che era suo dovere provare a fermare quell’orrore.
La campagna sui social
La Franchi continua ad aggiornare i suoi follower sui social, aggiornandoli costantemente sull’andamento: “Riscontro tutti i giorni un grandissimo seguito da parte dei miei follower, che interagiscono con me in via diretta, per questo sono certa che sia il canale più efficace per divulgare certe notizie e sensibilizzare il mio pubblico su questo argomento”. Alcuni hanno anche sostenuto economicamente la loro impresa.
I due cominceranno presto la loro opera di slavataggio, perchè il tristemente famoso festival di Yulin inizierà presto.
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