31 Dicembre 2016 - 15:03

Zingarelli 2017, il lessico si aggiorna ancora

Zingarelli 2017

Zingarelli 2017, il lessico si aggiorna ancora. Anche per la prossime edizione il dizionario traccia un bilancio del lessico nel nostro paese, tra nuove parole aggiunte e altre in disuso

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Zingarelli 2017, il lessico si aggiorna ancora. Il 31 dicembre è il giorno del riepilogo, del bilancio dell’anno che ci stiamo lasciando alle spalle. Tra grandi avvenimenti, lutti e catastrofi che hanno toccato un pò tutti gli angoli della Terra, è tempo di bilanci anche per il mezzo di comunicazione primario dell’essere umano: la lingua parlata.

Nel nostro Paese questo compito è affidato, da sempre, al dizionario Zingarelli, che ogni anno inserisce o elimina quelle che sono le parole del nostro lessico comune, un modo per riflettere su come viviamo e sui cambiamenti della società.

L’aggiunta

Lo Zingarelli 2017 prende in considerazione ogni aspetto della vita quotidiana quando si tratta di nuove parole. Quindi ecco che viene inserito, ad esempio, un tradizionale ingrediente della medicina cinese entrare di diritto nel nostro linguaggio corrente, le bacche di Goji, utilizzate sempre più frequentemente anche in Italia, come ingrediente in cucina o come integratore.

Tante delle nuove parole inserite dai linguisti nello Zingarelli 2017 sono straniere. E’ il caso di meetup (ovvero un sito che mette in contatto persone che hanno interessi comuni) di jamboree (che tradotto vuol dire raduno) e degli emoij (le famose faccine usate sulle app di messaggistica istantanea). Solo da queste parole quindi si può già ricavare il profilo di un Paese, il nostro, giovane, europeista, legato ai social e al passo coi tempi.

Non solo parole positive  ma anche forme verbali e termini che, la cronaca ci ha prepotentemente costretto ad accettare. Entrano nel linguaggio corrente, quindi, il verbo bullizzare, il termine foreign fighter, e ancora un verbo, trollare.

La tendenza ad autoreferenziarsi che i social hanno portato con se, ha dato vita a termini come vigoressia (disturbo di chi ha un culto ossessivo della forma fisica) o piacionismo (comportamento tipico dei piacioni).

Parole che possono lasciare perplessi, o addirittura scandalizzare i puristi della lingua, ma che lo Zingarelli 2017 inserisce per dare modo anche ai più distratti di avere un panorama completo di quello che sta accadendo, e far capire che il cambiamento è proprio li, vicino a noi.

La storia

Nicola Zingarelli cominciò a pubblicare in fascicoli il Vocabolario della lingua italiana, poi uscito la prima volta in volume nel 1922. Secondo i curatori “il vocabolario, nelle sue varie edizioni, ha scandito e registrato gli sviluppi del lessico e della lingua italiana e, insieme a essi, i mutamenti sul piano culturale e del costume caratterizzandosi per chiarezza e leggibilità”

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