21 Gennaio 2017 - 17:34

Gamearcord: Pac-man e lo sbarco su consolle #2

pac-man

Corre l’anno 1980. L’Atari è la consolle di riferimento. In Giappone Tohru Iwatani sta mangiando una pizza. Questo è lo scenario in cui viene inventato uno dei videogames più popolari di tutti i tempi: Pac-man

[ads1]

Storia.

Come evidenziato nel sottotitolo, la nascita di Pac-Man avviene in una situazione decisamente bizzarra. Il suo creatore, Tohru Iwatani, durante una serata con amici vede una pizza mangiucchiata ed ecco il colpo di genio! Da lì nascerà il gioco che ha tenuto compagnia a generazioni di ragazzi.

Non starò qui a dilungarmi troppo sul suo funzionamento, vista l’enorme popolarità: una creatura sferica di colore giallo è controllata dall’utente che dovrà scappare dai nemici e mangiare quanta più frutta possibile. È così che nasce il vero e proprio arcade.
Il videogame prende il nome da una parola giapponese che significa letterlamente “aprire e chiudere la bocca“, Puckman.
Venne poi rinominato nell’idea che allo stesso gioco sarebbero stati affibbiati nomignoli come “Fuckman” o simili.
Prodotto dalla Namco, fu il videogame con più successo della storia, tant’è che, in seguito, anche l’Atari cercò di convertirlo, ma fallendo miseramente. 

Le storie collegate allo gioco sono tante, ma la più famosa di tutte è
quella del livello 256. Considerate le scarse capacità di programmazione dell’epoca, il gioco incappava in un bug durante il suddetto livello, durante il quale metà dello schermo veniva occupata da frutti rendendo impossibile il proseguo del gioco. Come ogni grande storia che si rispetti, però, vi è una leggenda metropolitana che smentirebbe il tutto.
Un ragazzino statunitense – sempre secondo una tra le varie versioni della leggenda – sembra abbia raggiunto un punteggio che implicasse il superamento di questo livello, ma il tutto non fu mai verificato.
Per tale motivo, il livello duecentocinquantasei è considerato The End of The Game. 

Impatto sociale.

Il videogioco Pac-man non è stato, però, un semplice simulatore virtuale, ma molto di più. Oltre ad essere probabilmente il primo videogame della storia ad avere un successo mondiale, esso ha rappresentato una vera e propria icona per diverse generazioni.

Ma non è certo qui che si ferma il successo planetario del videogioco della sfera gialla: infatti, è di fondamentale importanza sia l’impatto economico che quello commerciale. Data la pac-mania, molte aziende iniziarono a mettere in commercio prodotti ispirati al marchio, riscuotendo notevole successo. Quindi, da questo punto di vista, è riuscito ad oltrepassare la soglia del semplice videogame, riuscendo ad essere un simbolo, un’icona ed, ora come ora, un’istituzione.

Spiegare le ragioni del successo è difficile, ma in un mondo di videogames all’epoca monopolizzato da astronavi, guerre e battaglie interstellari, la sua semplicità ed il rivoluzionario tema centrale ha fatto sì che Pac-man diventasse probabilmente il videogame più importante e significativo della storia. 

Perché puoi avere 20 anni, così come puoi averne 40 o 50, ma è statisticamente impossibile che tu non abbia mai visto o giocato alla “sfera gialla nel labirinto”, il gioco più famoso di tutti… semplicemente Pac-Man.

 

Clicca qui per leggere il primo articolo #Gamearcord: Pong, il pioniere, dove tutto è iniziato

[ads2]