25 Aprile 2019 - 13:39

25 Aprile, Mattarella pronuncia il suo discorso a Vittorio Veneto

Per la celebrazione del 25 Aprile, Sergio Mattarella ha deposto una corona all’Altare della Patria. Subito dopo si è diretto a Vittorio Veneto

Una celebrazione che assume dei connotati storici, come sempre, fondamentali. E ad acuire questi connotati vi è uno dei pochi baluardi rimasti a difesa dell’importanza del 25 Aprile: Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha fatto, stamattina, il suo tradizionale intervento in Piazza Vittorio Veneto, dove ha anche deposto una corona all’Altare della Patria.

La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva. Nel ventennio fascista non era permesso avere un pensiero autonomo, si doveva soltanto credere. Credere, in modo acritico e assoluto, alle parole d’ordine del regime, alle sue menzogne, alla sua pervasiva propaganda. Bisognava poi obbedire, anche agli ordini più insensati o crudeli. Ordini che impartivano di odiare: gli ebrei, i dissidenti, i Paesi stranieri. L’ossessione del nemico, sempre e dovunque, la stolta convinzione che tutto si potesse risolvere con l’uso della violenza.” ha dichiarato Mattarella, in occasione del 25 Aprile.

Molti italiani maturarono la consapevolezza che il riscatto nazionale sarebbe passato attraverso una ferma e fiera rivolta, innanzitutto morale, contro il nazifascismo. Nacque così, anche in Italia, il movimento della Resistenza. Festeggiare significa celebrare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler. Una guerra scatenata per affermare tirannide, volontà di dominio, superiorità della razza, sterminio sistematico.” ha poi concluso.

Subito dopo, il presidente ha deposto una corona di alloro all’Altare della Patria, dando così inizio alle celebrazioni ufficiali.