Giancarlo Siani, 30 anni senza il giornalista eroe
Si è svolta stamattina presso le Rampe a lui dedicate la manifestazione in memoria del giornalista eroe ucciso dalla camorra, Giancarlo Siani
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Stamane alle ore 9:00 tra la massiccia presenza delle istituzioni, dei familiari e di tanta gente comune si è svolta la commemorazioni per i 30 anni dell’omicidio per mano della camorra di Giancarlo Siani.
Il giornalista “abusivo” del Mattino che ha osato mettersi contro i poteri criminali, contro i boss della zona e colpevolmente lasciato solo da colleghi e da politici in questa lotta tra bene e male, tra legalità e camorra.
La cerimonia si è svolta con un piccolo corteo lungo le rampe e con la deposizione di una corona di fiori; molte le presenze eccellenti: il sindaco di Napoli De Magistris, l’assessore all’istruzione della regione Campania Lucia Fortini, il prefetto Gerarda Pantalone,il presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità Alfredo Avella,i giornalisti Ruotolo e Abate, l’ex rettore dell’Università di Salerno Raimondo Pasquino, un defilato Bassolino e, ovviamente, il fratello di Giancarlo, Paolo Siani. Assente invece il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca.
La commemorazione è stata contornata dall’esibizione del coro giovanile del Teatro San Carlo di Napoli. Ci sono stati poi dei brevi interventi, i più significativi sono stati quelli di Lucia Fortini: “Giancarlo è stato un ragazzo che non si è girato dall’altra parte, nel suo segno dobbiamo rendere realizzabili i sogni dei ragazzi ed investire sulla scuola“, del sindaco di Napoli “Sottolineo l’amore di Giancarlo per la sua terra e per il suo mestiere, lasciato solo da istituzioni e colleghi. Non basta solo ricordarlo ma bisogna sostenere i tanti giovani che non vogliono abbandonare il sud” e, soprattutto, quelle di Avella: “In questi giorni abbiamo portato la Mehira di Giancarlo ricordando non solo lui ma tutte le vittime della criminalità organizzata,esorto in questa data le istituzioni ad approvare il nostro disegno di legge fermo alla Camera da più di anno per l’aiuto ai familiari delle vittime innocenti della criminalità”.
Giancarlo Siani, Peppino Impastato, Giovanni Spampinato,Giuseppe Fava e a tanti altri. Vittime della mafia certo, ma anche dell’assenza di una lotta dura da parte delle istituzoni politiche contro i poteri criminali. Siani eroe contemporaneo, perché ha pagato con la vita la denuncia delle attività illecite, per aver fatto nomi e cognomi.
Se oggi Giancarlo fosse con noi, non vorrebbe cerimoniali, desidererebbe che ogni giovane, ogni aspirante giornalista possa scrivere nella massima libertà, fare nomi senza rischiare la vita, non essere costretto all’abusivismo. Giancà manchi a questa a terra martoriata , a una politica collusa con il malaffare, manca la tua spigliatezza, la tua sincerità e la tua leggerezza. Oggi, a 30 anni di distanza, e certamente ancora per moltissimo tempo ci mancherà il coraggio e la voglia di vivere di Giancarlo Siani, eroe e giornalista abusivo ucciso a 26 anni dalla camorra.
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