Accadde oggi: 54 anni fa a Dallas fu assassinato John F. Kennedy
Il 22 novembre del 1963, il trentacinquesimo Presidente degli USA John F. Kennedy perse la vita nel tragico attentato a Dallas per mano di Lee Harvey Oswald
Oggi 22 novembre 1963 è il 54° anniversario dell’assassinio del Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, che perse la vita mentre era in visita a Dallas con sua moglie Jacqueline a bordo di una limousine. A sparare i colpi di fucile fu l’operaio, attivista ed ex militare statunitense Lee Harvey Oswald, arrestato poche ore dopo l’attentato. Fu accusato anche dell’omicidio di un poliziotto e dell’attentato ad un generale. Oswald fu fatto fuori il 24 novembre di quello stesso anno, mentre stava per essere trasferito in prigione.
Nel 1979 l’United States House Select Committee on Assassinations (Commissione scelta della Camera dei Deputati sui casi di assassinio) dichiarò che l’assassinio del presidente potrebbe essere stato frutto di una cospirazione. Per mettere a tacere le teorie del complotto, l’attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato: “Pubblicherò tutti i JFK Files, così finiranno le teorie del complotto su Kennedy.”
Kennedy e la «nuova frontiera»
Nel novembre 1960 Eisenhower terminò il secondo mandato, quando alla presidenza degli Stati Uniti salì il democratico John Fitzgerald Kennedy.
Alto, giovane, bello, ben vestito, sorridente, positivo e ottimista, Kennedy proveniva da una ricca famiglia di origine irlandese e fu il presidente più giovane della nazione. Ottenne fin da subito ampi consensi e fu amatissimo dal popolo.
Nel discorso di accettazione della candidatura fece riferimento alla tradizione progressista dei presidenti d’America precedenti Wilson e Roosevelt, introducendo un nuovo ideale: quello della «nuova frontiera».
Kennedy sperava di poter raggiungere un nuovo progresso economico, culturale e civile, per riproporre nel mondo l’american dream e il ruolo dominante degli USA.
Fecero da sfondo alla sua presidenza alcuni eventi drammatici destinati a cambiare per sempre il destino dell’intera umanità. Ci fu la crisi di Berlino nel ’61 e la costruzione del muro che divideva in due la capitale tedesca occupata da americani e sovietici. Ci fu la guerra tra USA e URSS per la conquista dello spazio e la corsa alla luna. Lo sbarco nella baia dei Porci e la crisi dei missili di Cuba. L’inizio della guerra in Vietnam e l’affermazione del movimento per i diritti civili degli afroamericani.
L’attentato di Kennedy è stato il primo di una lunga serie di misteriosi assassini politici. Nel 1968 furono uccisi Robert Kennedy, fratello di John e possibile candidato democratico alla presidenza, e Martin Luther King.
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