Italia vs. Austria: la “luna di miele” con Kurz è già finita?
Il Trentino Alto-Adige è il nuovo pomo della discordia tra Italia ed Austria. Il progetto austriaco di dare la cittadinanza ai sudtirolesi suscita ostilità
Questa volta, l’impressione è che si sia passato definitivamente il confine. Ancora una volta, il Governo italiano deve fronteggiare attacchi esteri, ma questa volta l’attacco arriva da un “indiretto” alleato. L’Austria, infatti, ha deciso di voler procedere sulla strada del doppio passaporto per i cittadini del Trentino Alto-Adige.
Il Governo già domenica sera ha chiesto chiarimenti alle autorità austriache dopo la notizia circolata sui media di un progetto di legge. Dalla Farnesina, intanto, filtra ostilità nei confronti dei provvedimenti adottati dal cancelliere Sebastian Kurz. Il governo del premier nazionalista, infatti, sembra voler procedere spedito a questo proposito.
Da Roma arriva un messaggio netto, intanto. La Farnesina, infatti, ha avvertito con una nota ufficiale: “La consideriamo un’iniziativa inopportuna e sostanzialmente ostile, tenuto conto in particolare del ruolo di presidenza semestrale dell’Unione Europea attualmente ricoperto dall’Austria.”
Enzo Moavero ha dato incarico all’ambasciatore italiano a Vienna, Sergio Barbanti, di chiedere chiarimenti sulla vicenda alle autorità austriache.
E Riccardo Fraccaro, ministro per i rapporti con il Parlamento, gli fa eco, accusando pesantemente la nazione. E Salvini? Il ministro dell’Interno, che sappiamo essere un chiaro simpatizzante del cancelliere austriaco e del suo Governo, per ora resta nascosto nell’ombra. Forse con la “testa sotto la sabbia”, in quanto sicuramente non aspettava un tradimento, una mossa del genere da uno dei suoi più fieri alleati, sempre sostenuto a pieno merito e anche fonte d’ispirazione.
L’impressione, da esterni, è che le sue parole di sostegno ripetute a più riprese nei confronti del cancelliere Kurz siano state fraintese. O, quantomeno, siano state mal espresse. Bisognerà capire ora come il “ministro tuttofare” di questa nuova legislatura italiana intenderà riparare al misfatto. Errore che, questa volta, sembra di proporzioni molto grandi.
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