Quale sarà il lavoro del futuro grazie all’Intelligenza Artificiale
Negli ultimi anni gran parte della tecnologia sfrutta le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, non solo in ambito industriale, ma anche nei device di uso quotidiano come gli smartphone
Non a caso si parla di Quarta Rivoluzione Industriale: come emerge chiaramente dall’infografica a cura di Recovery Data, il futuro del lavoro sarà in gran parte automatizzato e molte mansioni svolte oggi da lavoratori umani saranno effettuate da robot.
Il settore in cui questo fenomeno è già evidente e massiccio è quello dell’automotive.
I numeri della robotica in Italia
L’Italia ha un ruolo di primo piano in questa rivoluzione, poiché è il secondo mercato in Europa ed il terzo mercato al mondo per ciò che concerne la robotica.
Nel nostro Paese il 54% di mansioni lavorative potranno essere automatizzate, un trend in costante crescita, che vedrà un +9% nel solo 2019.
Ma non finisce qui: l’Intelligenza Artificiale non è concepita solamente per sostituirsi all’uomo al fine di velocizzare e conferire maggiore precisione ad alcune mansioni svolte fino ad ora manualmente; al contrario, essa può essere d’aiuto in una vasta gamma di campi di applicazione non prettamente industriali, come la diagnostica per immagini, per esempio, che consente e consentirà sempre più, in futuro, di individuare patologie di ogni sorta con largo anticipo rispetto all’occhio umano.
Per fare invece un esempio che riguarda la quotidianità, l’Intelligenza Artificiale è alla base delle smart home, cioè dei dispositivi che consentono di regolare una serie di funzioni, all’interno di una abitazione, anche da remoto e in base alle esigenze di chi ci abita. Accendere e spegnere riscaldamento, aprire e chiudere le imposte oppure preparare un bagno caldo è possibile con semplici comandi vocali (tramite gli smart speaker, che si stanno diffondendo progressivamente) oppure programmando in anticipo queste funzionalità tramite smartphone.
Ad ogni medaglia il suo rovescio: pro e contro della robotica
Ma qual è il rovescio della medaglia di questa presenza massiva della tecnologia e della robotica in ogni ambito della nostra esistenza?
É evidente che un imprenditore che sceglie di investire nell’Intelligenza Artificiale e nella robotica, potrà potenzialmente fare a meno di un buon numero di dipendenti e riuscirà di conseguenza a risparmiare sugli stipendi guadagnando in puntualità e precisione sul lavoro.
É anche vero che l’investimento dovrà essere anche effettuato sul fronte della formazione del personale che si occuperà della manutenzione delle apparecchiature ropbotiche .
In altrer parole, l’allarmismo per l’eventuale licenziamento di massa di una vasta gamma di figure professionali non sempre è fondato, anzi la prospettiva di una riqualifica aziendale degli stessi dipendenti, con grandi vantaggi per l’azienda e non solo, non è affatto remota.
L’80% delle aziende interessate ad investire nella robotica afferma di voler riqualificare il personale, senza procedere a licenziamenti.
Le competenze richieste saranno sempre più tecniche, dunque. Quali saranno insomma le figure professionali di domani, che lavoro faranno i nostri figli? É presto detto: largo agli ingegneri robotici, agli sviluppatori di software, ai matematici, agli analisti e naturalmente ai formatori nel campo della robotica.
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