QAnon e teorie del complotto, gruppi di estrema destra creano caos in Usa
Washington, gruppi di estrema destra e supportatori della teoria di QAnon assalgono il Campidoglio ma non impediscono la vittoria di Biden
Ieri pomeriggio l’America è caduta nel caos, supporters pro Tump hanno assalito il Campidoglio con bizzarri costumi richiamandosi alla teoria di QAnon e ad altre teorie complottistiche. L’irruzione ha costretto il Congresso riunitosi per certificare la vittoria di Biden a sospendere la seduta ma questa mattina il candidato Repubblicano è stato riconosciuto come il nuovo Presidente degli Stati Uniti.
Usa ai limiti dell’assurdo, la bizzarra teoria di QAnon
L’assalto al Campidoglio avvenuto ieri 6 gennaio è stato organizzato da un gruppo di estrema destra, leader dell’insurrezione è stato un giovane travestito da sciamano e sostenitore della teoria di QAnon, Jake Angeli. Si tratta di una delle teorie del complotto più diffuse negli Stati Uniti secondo la quale il “deep state” (poteri occulti) starebbe tramando contro Donald Trump. Designato dalla teoria come il sostenitore del nuovo ordine mondiale. La teoria è ovviamente priva di alcun fondamento. Ma nessuno si sarebbe aspettato una simile escalation di disordini proveniente da idee così assurde e bizzarre eppure è successo. Non si sa se il peggio siano i richiami alla teoria di QAnon oppure il discorso del Presidente uscente che anziché denunciare le violenze si è mostrato grato verso gli assalitori del Campidoglio.
Trump mina quel che resta della democrazia americana
“So che state soffrendo, le elezioni ci sono state rubate. E’ stata una elezione” vinta “a valanga, lo sanno tutti e specialmente dall’altra parte. Ma ora dovete andare a casa, non vogliamo che nessuno si faccia male, è un periodo duro. Non c’è mai stato un periodo come questo in cui sia accaduta una cosa del genere. E’ stata un’elezione fraudolenta ma non possiamo cadere nei tranelli di questa gente, dobbiamo avere pace. Andate a casa, siete persone speciali.” – dice in un video da un minuto rimarcando più volte presunti brogli elettorali. Il Repubblicano che ha fondato la sua campagna elettorale sul motto “law and order” nel momento più critico per il paese appoggia i disordini che minano ciò che rimane della democrazia americana.
Nata come il mito esaltata da tanti, l’America negli ultimi anni si è allontanata sempre di più da quel sogno di democrazia e prosperità che incoraggiò in molti a partire. Oggi la politica dell’odio ha spazzato via i vecchi valori democratici alimentando una società in cui nessuno più è al sicuro. E il Paese che per molto tempo si è creduto “esportatore della democrazia” sta cadendo in un baratro senza via d’uscita.
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