15 Giugno 2021 - 11:27

AIFA, il parere ufficiale della commissione sul mix vaccinale

terza dose Moderna

L’AIFA approva ufficialmente il mix vaccinale “a fronte di un rilevante potenziamento della risposta anticorpale e un buon profilo di reattogenicità”. Ma è caos tra le regioni

Sulla base di studi clinici pubblicati nelle ultime settimane, la CTS ha ritenuto, a fronte di un rilevante potenziamento della risposta anticorpale e un buon profilo di reattogenicità, di approvare il mix vaccinale“. Questo è quanto si legge in una nota pubblicata da AIFA per ciò che concerne lo stop ad Astrazeneca per gli under 60. Fino ad ora, dopo il parere del cts e la delibera del Ministero della Salute, le somministrazioni del vaccino anglo-svedese sono state sospese in tutto il territorio nazionale per le persone under 60. Per coloro che hanno già ricevuto una prima dose del vaccino a vettore virale, il ministero ha dato chiare indicazioni sull’uso, in seconda dose, del vaccino ad mRna (Pfizer o Moderna). Mancava tuttavia una esplicita presa di posizione dell’ente regolatore italiano per l’uso dei farmaci, tra l’indignazione di regioni e privati cittadini.

Si legge nella nota: “In considerazione delle evidenze che si sono appena rese disponibili, dell’attuale assenza di specifiche indicazioni nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) dei farmaci in oggetto e della necessità di consentire il regolare svolgimento della campagna vaccinale, l’AIFA ha espresso Parere favorevole all’inserimento nell’elenco dei farmaci di cui alla legge 648/1996 di Comirnaty e Vaccino COVID-19 Moderna come seconda dose per completare un ciclo vaccinale misto, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria“.

Caos tra le regioni

Tuttavia, il parere favorevole di Aifa non basta a mettere pace nel caotico marasma generato dalla sospensione all’interno delle regioni. Le posizioni dei governatori non sembrano seguire, al momento, una linea comune. Tra chi si attiene alle disposizioni governative e chi, come il presidente De Luca, ha inviato alcune cartelle del comitato scientifico regionale al fine di ricevere ulteriori delucidazioni; e intanto le somministrazioni delle prime dosi di Astrazeneca sono bloccate come anche le somministrazioni delle seconde dosi con vaccino diverso. In altre regioni, invece, si darà libera scelta agli under 60 se ricevere o meno la seconda dose con lo stesso vaccino. In altre regioni, invece, il mix vaccinale è stato temporaneamente sospeso a causa di una carenza di dosi dovuta al cambio di rotta della campagna di vaccinazione.

Mix vaccinale già in uso in altri Paesi membri UE

In un’intervista rilasciata a La Stampa, il Ministro Speranza rassicura: “Il cosiddetto ‘crossing vaccinale’ è una cosa che la Germania fa da due mesi, che anche la Francia e la Spagna fanno da tempo: è una procedura che ha dato buoni risultati, non sono invenzioni, ma evidenze e studi scientifici“. Guido Rasi, ex direttore di Ema e ora consulente del commissario straordinario, generale Francesco Figliuolo, a Repubblica riferisce: “(Il mix vaccinale) probabilmente è vantaggioso. Perché è verosimile che il sistema immunitario risponda meglio a stimoli più ampi, diversificati“.

In tutto questo, purtroppo ma a ragion veduta, cala drasticamente la fiducia nei confronti delle autorità sanitarie e negli stessi vaccini, anche in chi, fino ad ora, non ha mai messo in dubbio l’efficacia e la validità dei sieri anti-Covid. Per questo motivo, da Palazzo Chigi si paventa l’ipotesi di un incontro ad hoc in cui il Presidente Draghi possa rassicurare i cittadini sull’uso e sulla validità dei vaccini. Dubbi sui vaccini ma non solo: nelle regioni come la Campania, dove la vaccinazione eterologa per il momento non è consentita, il rilascio del neonato green pass subirà ritardi o basterà la prima dose?