6 Agosto 2021 - 14:45

Domenico Modugno: ventisette anni fa ci lasciava Mr. Volare

domenico modugno

27 anni fa ci lasciava Domenico Modugno, uno dei più prolifici e importanti artisti di sempre, nonché uno dei padri della musica leggera italiana. Con la sua “Nel blu dipinto di blu”, Mr. Volare ha scritto la storia ed è entrato nella leggenda

Ventisette anni fa, il 6 Agosto 1994 per la precisione, ci lasciava Domenico Modugno. Proprio come avviene per le Grandi, è difficile riassumere l’importanza della sua figura all’interno del panorama culturale nazionale. Del resto, stiamo parlando di colui che viene considerato uno degli artisti italiani più importanti al mondo, uno tra i più prolifici in generale; nonché uno dei padri della musica leggera italiana.

E’ la sua ricca e sterminata attività a far parlare per sé. Stiamo parlando di una personalità artistica che che ha inciso più di 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione. Ha condotto diversi programmi televisivi, recitato per il teatro (in circa 13 spettacoli) e vinto quattro Festival di Sanremo. Si distingue proprio nella prima edizione a cui ha preso parte, quella del 1958, con la canzone “Nel blu dipinto di blu”. Il brano riceverà un incredibile e clamoroso successo, venendo ribattezzata dal pubblico con Volare”. E lui, Domenico Modugno –Mimì per i genitori e gli amici d’infanzia- diventò per il mondo intero Mr Volare.

E’ proprio la stessa “Volare” a costituire un unicum nella storia della musica italiana. Essa rappresenta una sorta di cambio di rotta all’interno della tradizione; inaugurando una nuova era che accoglie influenze provenienti dallo swing statunitense. La canzone venne scritta a quattro mani da Franco Migliacci e Domanico Modugno che, come si è già detto, la interpretò al Festival di Sanremo del 1958. Non tutti sanno, però, che con questa sua esibizione, Modugno divenne il primo cantautore a partecipare al più importante evento musicale italiano e vincerlo.

La leggenda narra che l’ispirazione di Volare venne da un dipinto dell’artista primitivista Marc Chagall-“Le Coq Rouge dans la nuit” -, di cui uno dei cantautori, Franco Migliacci, aveva una riproduzione a casa sua. E non a caso, al centro delle opere di Chagall vi sono spesso soggetti che si librano nell’aria, incorniciati all’interno di paesaggi surreali e simbolici. L’arte di Chagall traeva la sua forza pulsante nei sogni e nelle fantasie felici e spensierate dell’infanzia. Fantasie rivisitate nei suoi quadri grazie a colori accessi e vivaci, come il viola, il rosso e, ovviamente, il blu.

Anche se questa versione, non è l’unica esistente. C’è chi sostiene che l’idea del ritornello di “Nel blu dipinto di blu” sia venuta in mente a Modugno dopo aver a osservato, con la moglie Franca Gandolfi, il cielo azzurro dalla finestra della sua casa a Roma, in Piazza Consalvi.

Invece, Modugno sostenne che, trovandosi a passeggiare presso Ponte Milvio con Migliacci, uno dei due avrebbe pronunciato la frase “Di blu m’ero dipinto”, per poi finire il testo solo in seguito. Di recente, invece, sempre Franco Migliacci ha dichiarato che la canzone sia nata dopo un incubo notturno.

Speculazioni a parte, “Volare” divenne il singolo italiano più venduto nel 1958. Ilbrano divenne un successo anche all’estero, in particolar modo negli Stati Uniti, dove rimase in classifica per 5 settimane. Inoltre, nel 1959, “Nel blu dipinto di blu” vinse due Grammy Awards come Canzone dell’anno e come Disco dell’anno.