“Del tempo che passa la felicità”: testo e significato della canzone di Motta
“Del tempo che passa la felicità”: testo e significato della canzone di Francesco Motta. Perdizione ed accettazione della propria persona in un unico brano
In occasione della semifinale di X Factor 2021, Manuel Agnelli ha assegnato ai Bengala Fire “Del tempo che passa la felicità”. Il gruppo duetterà con Motta, l’autore del brano.
La canzone ed il suo significato
“Del tempo che passa la felicità” è il primo brano del disco “La fine dei vent’anni”. Francesco commenta così il brano:
“È il brano su cui ho più cose da dire, forse perché è anche quello che è stato più complicato da registrare”.
La canzone, malinconica e decisa, mette in evidenza la volontà e la voglia di raggiungere una meta tanto desiderata ma, una volta raggiunto un obiettivo, si tende immediatamente a sentirsi inadeguati, fuori posto, frastornati e calati in una realtà altra che ci spiazza e ci confonde, ci lacera e ci stringe:
“Partiti da lontano/ E di colpo arrivare/ Ad essere contenti/ Ma il colpo era forte/ E le note non erano giuste…”
La canzone invita a godersi il tempo, ad abbracciarlo, ad onorare il senso di noia e di perdizione. È fondamentale percorrere ed onorare il processo, sollecitare la statica ma, contemporaneamente, fondersi alle sue membra, alla sua culla profumata di oblio ed incertezza:
“Sarebbe bello finire così/Lasciare tutto e godersi l’inganno/ Ogni volta/ La magia della noia/ Dell tempo che passa la felicità…”.
Bisogna innamorarsi delle proprie imperfezioni e volare oltre i propri limiti, bisogna accettarsi ed amarsi in ogni condizione e in ogni momento: è questa la strada, la via maestra per raggiungere la felicità. Solo chi ha sofferto riesce a sentire, nelle proprie ossa, la polvere di stelle che invita a cadere per poi rinascere, più forti e determinati di prima. Elogiare i difetti significa essere abbastanza forti da lasciar andare il controllo per poter, finalmente, vivere e respirare a pieni polmoni.
Ecco, di seguito, il testo della canzone:
Partiti da lontano
E di colpo arrivare
Ad essere contenti
Ma il colpo era forte
E le note non erano giuste
E senza vincere niente
Senza partecipare
Rincorriamo le notti
E torniamo a dormire
E le mani più grandi
Dei tuoi sogni dispersi
Dentro cassetti vuoti milioni di versi
Sarebbe bello finire così
Lasciare tutto e godersi l’inganno
Ogni volta
La magia della noia
Del tempo che passa la felicità
Partiti da lontano
Per arrivare
Ad essere contenti
A dormire di giorno
E mangiarsi la notte
A toccare, annusare, scegliere, morire e lamentarsi
A sparare sul niente
A sparare stronzate
Il problema rimane lo stesso
A chi verranno raccontate
Sarebbe bello finire così
Lasciare tutto e godersi l’inganno
Ogni volta
La magia della noia
Del tempo che passa la felicità
Sarebbe bello finire così
Lasciare tutto e godersi l’inganno
Ogni volta
La magia della noia
Del tempo che passa la felicità
Del tempo che passa la felicità
Del tempo che passa la felicità
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