Ermal Meta la sua incredibile storia e gli atti di gentilezza
Il cantante Ermal Meta si racconta: la storia dell' sua emigrazione e della sua famiglia. Gli atti di gentilezza delle persone incontrate
In un’intervista al programma di intrattenimento televisivo “Le Iene” Ermal Meta racconta la storia della sua famiglia emigrata dall’Albania, un’emigrazione che ha permesso la salvezza di sua madre e dei suoi due fratelli.
Il cantante inizia il racconto con l’incontro della madre con una persona sconosciuta, un uomo che si sarebbe avvicinato e le avrebbe detto di aver sentito cose terribili che alla donna sarebbero accadute in futuro. Per questo motivo l’uomo si offre di fornirle segretamente e gratuitamente un passaporto falso, che le avrebbe permesso di lasciare l’Albania e raggiungere l’Italia.
La donna dapprima incredula decide di accettare l’offerta dello sconosciuto che le aveva promesso il suo aiuto non solo a lei, rimasta sola senza marito e pertanto in serio pericolo per il periodo che era, ma anche per i suoi tre figli. Ermal Meta inizia così il suo racconto, della sua vita racchiusa nei testi delle canzoni, delle sofferenze, delle violenze subite da un padre che amava molto. La madre fortunatamente riesce a ricevere il passaporto falso grazie all’aiuto di quello sconosciuto, lascia i suoi tre figlia a casa con la nonna e si dirige verso il porto per imbarcarsi su un traghetto che spera possa condurla verso una nuova vita più serena e gentile come l’uomo che aveva conosciuto. La donna passerà i controlli della polizia albanese senza difficoltà e intorno alle 7.00 della mattina seguente la nave arriva al porto di Brindisi.
In Italia la donna non riesce così facilmente ad evadere i controlli: un agente della polizia scoprirà che il passaporto è falso. La donna mostra con tutta la sua forza e il suo coraggio la sua disperazione e la foto dei suoi tre figli per i quali aveva intrapreso illecitamente quel viaggio. L’uomo le timbrò il documento e la lasciò andare.
Il cantante ricorda questi eventi e soprattutto intende sottolineare quanto la sola “gentilezza” di due persone sconosciute abbia permesso a lui e alla sua famiglia di salvarsi e trovare altrove una vita migliore.
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