10 Febbraio 2016 - 02:40

Fargo 2×09 – Analisi e Curiosità

the castle

Penultimo appuntamento con una delle serie più cruente del palinsesto televisivo. The Castle, la nona puntata di Fargo, la serie prodotta dai fratelli Coen.

            [ads1] È giunta ormai alle battute finali la serie prodotta dai fratelli Coen e trasmessa da Sky Atlantic, oggi vi proponiamo l’analisi della nona puntata dal titolo The Castle.

 

NARRAZIONE

[dropcap]I[/dropcap]l capitolo più sanguinoso della storia del Midwest, la strage di Sioux Fall. È così che una voce fuori campo apre lo show, attraverso uno stratagemma in stile documentaristico, quasi a ricordare al popolo americano che la storia del proprio Paese è fatta anche di pagine intrise di sangue e ciò non deve essere dimenticato.

            Manca una sola puntata per tirare le somme di una stagione fatta di più protagonisti, ognuno dei quali si è macchiato almeno di un crimine. In The Castle, Ed e Peggy Blumquist sono nella baita in montagna insieme al cadavere di Dodd e con la polizia che li tiene in stato di fermo.

the castle

            Ohanzee, ferito da Peggy, riesce a scappare prima del sopraggiungere della polizia. Il piano degli agenti è di dotare Ed di un microfono, il macellaio, infatti, deve incontrare Milligan al Moto Motel. Le cose, però, si complicano quando Ohanzee chiama la famiglia Gerhardt dicendo di aver trovato Dodd e gli da appuntamento al Motel.

            Di qui in poi la storia si evolve e si arricchisce di colpi di scena. Raccontare gli eventi che seguono significherebbe rovinare la sorpresa del lettore/spettatore. Vi consigliamo quindi di recuperare la puntata se non lo avete ancora fatto e vi diamo appuntamento alla prossima settimana per il finale di stagione.

[divider style=”solid” top=”20″ bottom=”20″]

Regia[dropcap]I[/dropcap]l ritmo della regia è lento, non molto diverso dalle altre puntate viste. Tuttavia, The Castle, resta ancorato alla linea stilistica di tutta la produzione della seconda stagione. Lo split screen è utile, come al solito, per evidenziare gli stati d’animo dei personaggi e a tratti si avvicina alla catarsi.

[divider style=”solid” top=”20″ bottom=”20″]

Colonna-Sonora

[dropcap]L[/dropcap]a musica accompagna la narrazione senza essere invadente, usata ancora una volta con parsimonia. Da sottolineare il tema funky legato a Milligan, il tema drammatico legato alla moglie di Solverson e i sottofondi “thriller” che accompagnano le scene clou.

[divider style=”solid” top=”20″ bottom=”20″]

Curiosità

[dropcap]D[/dropcap]ue le figure che vengono ricordate in The Castle: la prima figura è quella della coppia che fece tremare gli USA, Bonnie e Clide. Questi ultimi rivivono attraverso le azioni senza criterio di Ed e Peggy Blunquist; la seconda figura retorica è quella dei pellerossa, i nativi d’America. Una piaga forse mai dimenticata dagli americani, a causa dei conquistatori infatti, nel Nuovo Mondo, vi fu un lungo periodo di pulizia etnica ai danni dei pellerossa i quali oggi sono costretti a vivere in zone protette. La storia dei pellerossa rivive attraverso Ohanzee, il quale ribalta i ruoli.

[divider style=”solid” top=”20″ bottom=”20″]

citazioni
the castle[dropcap]W[/dropcap]e are not alone. Questa la citazione presente in The Castle. Pretesto che aiuta gli scrittori per introdurre, verso la fine, un colpo di scena, il Deus Ex Machina che permetterà lo sviluppo di alcuni avvenimenti. Vi consigliamo di andarlo a cercare.

[divider style=”solid” top=”20″ bottom=”20″]

[ads2]