26 Agosto 2024 - 11:02

Turismo in Campania: boom per Napoli e la Costiera, ma il Cilento arranca

Secondo i dati ISTAT, nel 2014 il Cilento accoglieva circa 600 mila turisti stranieri. Oggi, a distanza di otto anni, il numero è crollato a 186 mila presenze, segnando un calo drammatico del 67,6%

Il 2024 si profila come un anno da record per il turismo in Campania, con Napoli, la Costiera Amalfitana e le isole che continuano a essere mete predilette dai visitatori internazionali. Tuttavia, mentre queste destinazioni godono di una popolarità in costante crescita, il Cilento sta vivendo una fase di crisi. Nonostante le sue bellezze naturali e culturali, il territorio cilentano sta registrando un preoccupante calo dei flussi turistici, in particolare di quelli provenienti dall’estero.

Secondo i dati ISTAT, nel 2014 il Cilento accoglieva circa 600 mila turisti stranieri. Oggi, a distanza di otto anni, il numero è crollato a 186 mila presenze, segnando un calo drammatico del 67,6%. Il 2023 non ha portato segnali di ripresa, e questa estate 2024 ha indicato un’ulteriore contrazione. È sconcertante che un’area così ricca di storia, cultura e paesaggi mozzafiato, stia attraversando una crisi così profonda.

Marco Sansiviero, Presidente di Cilento Autentico DMO, sottolinea l’importanza di un approccio coordinato per invertire questa tendenza negativa: “I buoni propositi e gli obiettivi da raggiungere passano necessariamente attraverso la creazione di un nuovo modello di governance turistica unitaria e sostenibile per il nostro territorio. In tal senso, gli sforzi fatti in questi mesi dagli operatori turistici cilentani vanno proprio in questa direzione. Il Cilento ha tutte le potenzialità per tornare a essere una destinazione turistica di primo piano, ma questo richiede un impegno collettivo. È essenziale che comuni, imprenditori e istituzioni regionali collaborino per sviluppare un piano strategico che promuova il nostro patrimonio unico al mondo. Siamo orgogliosi del nostro territorio, della sua storia e delle sue tradizioni, ma dobbiamo essere anche consapevoli che solo attraverso un turismo sostenibile possiamo garantirne la tutela per le generazioni future. Questo significa non solo attrarre nuovi visitatori, ma anche farlo in modo responsabile, valorizzando le nostre risorse senza comprometterne l’integrità. Siamo pronti a fare la nostra parte e a lavorare per costruire un futuro florido, attirando turisti da ogni parte del mondo, per tutto l’anno. Con il giusto sostegno e una visione condivisa, possiamo realizzare il sogno di un Cilento che non solo resiste, ma prospera, diventando un modello di turismo sostenibile a livello internazionale“.

Per il rilancio del Cilento, è indispensabile adottare una visione a lungo termine che coniughi sviluppo economico e protezione del territorio. Un piano integrato, che coinvolga tutti gli attori locali, potrebbe riportare il Cilento ai suoi antichi fasti, trasformandolo nuovamente in una meta ambita dal turismo internazionale.

Le previsioni dell’Organizzazione Mondiale del Turismo indicano che entro il 2030 oltre 2 miliardi di persone viaggeranno ogni anno nel mondo.

Se il Cilento riuscirà a conquistare anche una piccola parte di questo enorme mercato, potrebbe vivere una nuova stagione di prosperità. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo è fondamentale partire da una strategia condivisa, che metta al centro la sostenibilità e la valorizzazione del patrimonio locale. Solo attraverso un’azione concertata si potrà arrestare il declino e restituire al Cilento il ruolo di eccellenza che merita nel panorama turistico nazionale e internazionale.