Biggio e Mandelli al Festival con una “Vita d’inferno”
I Festival di Sanremo condotti da Pippo Baudo vedevano la costante presenza di un comico che riportava la sua sensibilità in musica. Quest’anno ci sono Biggio e Mandelli, meglio noti come I soliti idioti con il brano “Vita d’inferno”
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Anche in questa edizione il cabaret sbarca al Festival di Sanremo con “Vita d’inferno” di Biggio e Mindelli (de I soliti idioti). Nella loro canzone vengono toccati i temi della vita quotidiana in chiave ironica. L’andamento musicale ricorda immediatamente Enzo Jannacci e Cochi e Renato, da cui il duo comico prende esplicitamente spunto.
Incidenti nella vita che renderebbero la vita un inferno ed uno stile semplice ed immediato.
Ho comperato un tablet con wi-fi,
la connessione non funziona mai e all’ora della Champions League
mio figlio vuol vedere Peppa Pig.
In cerca di un parcheggio ho perso un pomeriggio,
la sera al ristorante m’han lasciato in mutande ed al mattino…
mi sveglio e m’han fregato il motorino
Durante la seconda serata i “Soliti Idioti” avrebbero dovuto auto censurarsi sulla parolaccia inserita nel testo della loro canzone, sostituendola con un “colpo di trombetta”, complice forse l’emozione o l’audio che non arrivava bene, a Fabrizio Biggio è scappata la parolaccia.
Vita d’inferno se piove è sempre colpa del governo,
vita d’inferno si soffre come ai tempi degli antichi
ma in un modo più moderno.
Sono milioni di milioni tutte le generazioni
che han vissuto nonostante il giramento di coglioni
Da annotare la presenza di un particolare direttore d’orchestra, Roy Paci, che ha accompagnato ottimamente la performance di Biggio e Mandelli.
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